“Un'isola in via delle rondini”
di Uri Orlev
a cura di Diego
di Uri Orlev
a cura di Diego
CARTA D'IDENTITÀ
TITOLO: Un'isola in via delle rondini
AUTORE: Uri Orlev
CASA EDITRICE
Salani
ANNO E LUOGO DI PUBBLICAZIONE
1994
NUMERO DELLE PAGINE: 152
DIARIO GIORNALIERO DEL MIO LAVORO DI LETTURA
18 NOVEMBRE: da pag. 15 a pag. 35
…”All’inizio ci eravamo detti che l’avevano mandata a lavorare nei dintorni, poi avevamo pensato che l’avessero condotta per qualche giorno in luogo più lontano. Ma dentro di noi sapevamo bene che era stata deportata."...
BREVE RIFLESSIONE
È triste sapere che la propria mamma è prigioniera in un campo di concentramento e che molto probabilmente è maltrattata.
19 NOVEMBRE: da pag. 36 a pag. 52
..."La mamma aveva una spiegazione ero nato con la camicia: chi nasce con la camicia è fortunato. La mamma mi spiegò che alcuni neonati nascono davvero con una membrana addosso."...
..."Neanche per tutto l’oro del mondo sarei rimasto con loro senza papà. Erano sempre stati così gentili quando venivano a chiacchierare a casa nostra. Forse le spie erano proprio come loro: gentili fino a quando gli conviene, poi, all’improvviso, si mostrano per quello che sono realmente."...
BREVE RIFLESSIONE
Mi ha colpito il fatto che la mamma dà una spiegazione concreta alla fortuna che è una parola astratta.
Anch’io penso che senza il papà non resterei con nessun altro estraneo. Inoltre con questa frase Alex fa capire che non si fida più delle altre persone.
20 NOVEMBRE: da pag. 54 a pag. 68
..."All’improvviso sobbalzai. Qualcuno si stava avvicinando. Forse i proprietari del nascondiglio? Paralizzato dalla paura, sentivo il rumore dei passi farsi sempre più vicino."...
..."Il mattino seguente, uscii nuovamente e ritornai nella casa a fianco. Vi entrai con molte precauzioni. Nessun rumore mi insospettì. Sapevo già che cosa dovevo cercare: cibo e candele. Non avevo bisogno di nient’altro. Mi sarebbe piaciuto trovare qualche libro. I mucchi che avevo fatto il giorno prima erano spariti. Dei ladri durante la notte si erano portati via tutto."...
BREVE RIFLESSIONE
Penso che Alex avesse una paura tremenda e mi è venuta anche a me leggendo la frase, l’ansia di capire che non fossero persone cattive a fare rumore.
Mi ha colpito la sua necessità di trovare i libri che secondo me gli facevano compagnia, credo che sia difficile stare senza il papà e la mamma. Io sarei molto triste.
21 NOVEMBRE: da pag. 69 a pag. 102
…”Nel ghetto, prima che cominciassero le deportazioni, smettevo di respirare tutte le volte che passavo accanto a persone che non mi piacevano. Non le conoscevo affatto, ma istintivamente le rifiutavo.”...
...“Avevo troppi pensieri per la testa. Papà rideva quando la mamma sosteneva che pensare stanca quanto lo sforzo fisico. La mamma sapeva quel che diceva, perchè pensava molto.”...
BREVE RIFLESSIONE
Penso che a tutti capiti di non fidarsi di persone che non si conoscono, specialmente se si ha paura di essere in pericolo come Alex.
Anche la mia mamma a volte dice che è stanca perchè pensa molto. Io mi metto a ridere, ma adesso che ho letto questa frase ho capito che tutte le mamme pensano tanto. Le mamme si preoccupano sempre...
22 NOVEMBRE: da pag. 103 a pag. 151
…”Prima di darmi il latte, la signora prese un paio di forbici, mi legò un asciugamano intorno al collo, e il dottore mi tagliò i capelli con grande abilità. Per tutto il tempo continuai a raccontare. Qualcuno bussò alla porta e il dottore fece dire che doveva raggiungere un malato molto grave. Sembrava commosso mentre mi sistemava con le forbici e il rasoio.”...
..."Quella sera Neve ebbe un pasto speciale: avevo tante cose da raccontargli. A volte ero contento che fosse soltanto un topolino: potevo confidargli tutto quello che mi passava per la testa."...
..."Sì, avevo abbracciato papà con tutte le mie forze, piangendo, ma anche lui piangeva. Non sapevo se erano lacrime di gioia o se mi scendevano perchè le avevo trattenute per tanto tempo."...
BREVE RIFLESSIONE
Finalmente qualcuno si prende cura di Alex, il dottore è una persona veramente buona e capisce che è un bambino molto coraggioso e che ha bisogno di aiuto.
È bello confidarsi e a volte farlo con chi non può risponderti così riesci a dire tutto senza vergognarti.
Alex è stato un bambino molto coraggioso, ho letto molto volentieri la sua storia, mi ha fatto commuovere tante volte durante la lettura e leggendo ho capito che nel mondo per colpa della guerra sia oggi che in passato tanti bambini innocenti soffrono e devono vivere in solitudine.