“La ragazza della foto”
di Lia Levi
a cura di Alessio
di Lia Levi
a cura di Alessio
CARTA D'IDENTITÀ
TITOLO: La ragazza della foto
AUTORE: Lia Levi
CASA EDITRICE
Piemme Junior
ANNO E LUOGO DI PUBBLICAZIONE
2005
NUMERO DELLE PAGINE: 217
DIARIO GIORNALIERO DEL MIO LAVORO DI LETTURA
15 NOVEMBRE: da pag. 7 a pag. 14
pag 12 …”Lo so benissimo che quasi alla fine della guerra suo padre era stato catturato dai Tedeschi e dopo era morto in Germania, però sono passati tanti anni e il dolore deve essere sbiadito un pochino, e magari ci sono anche altre cose da raccontare"...
BREVE RIFLESSIONE
La nonna vuole tenere dentro di sé i racconti dolorosi della sua vita.
16 NOVEMBRE: da pag. 14 a pag. 34
pag 25 …”avevamo di fronte un ebreo sopravvissuto ai lager di sterminio, che si era salvato per miracolo ma aveva perso tutta la famiglia, padre, madre, fratelli"...
BREVE RIFLESSIONE
Povero uomo che dolore perdere tutta la famiglia e sopravvivere.
17 NOVEMBRE: da pag. 35 a pag. 54
BREVE RIFLESSIONE
Non ho trovato nessuna legge razziale però ho trovato molto bello il lavoro delle persone che lo facevano per liberarsi dalla guerra.
18 NOVEMBRE: da pag. 55 a pag. 74
pag. 58 …”Dei tre uomini, due, i più giovani, erano in divisa della milizia fascista, l’altro, più vecchio e bassetto, era in borghese”...
pag. 63 ...“L’ometto in borghese fece il saluto fascista e gli altri lo seguirono”...
pag. 67 …”Del suo odio per la dittatura fascista che aveva rubato la libertà agli italiani, del suo lavoro segreto degli ultimi anni, per la stampa clandestina e contro il regime, fino all’occupazione tedesca dell’Italia e di Roma.I nazisti, lo vedevano tutti, terrorizzavano la popolazione romana con gli arresti , le retate, le deportazioni, le fucilazioni, le torture”...
BREVE RIFLESSIONE
Chissà che paura avevano i famigliari di quello che potevano trovare nella loro casa.
Come sarà il saluto fascista?
Erano tutti impauriti per le cose brutte che che i nazisti facevano.
19 NOVEMBRE: da pag. 74 a pag. 97
pag. 74 …”Anch’io odio i nazisti, i loro ordini urlati, le minacce a ogni secondo, le paure che ci mettono addosso. Ho pianto tanto quando hanno portato via la mia amica Rossana e tutta la famiglia, solo perché sono ebrei”...
BREVE RIFLESSIONE
Insomma i nazisti e i fascisti non finivano mai di fargli del male alla povera gente.
20 NOVEMBRE: da pag. 97 a pag. 120
pag. 106 …”A viale Giulio Cesare, davanti alla caserma dove i fascisti e i nazisti avevano rinchiuso un mucchio di uomini presi per strada e sui tram, sai come fanno loro”...
BREVE RIFLESSIONE
Anche questo “lavoretto” che si sono inventati i ragazzi e servito per fermare i camion dei nazisti.
21 NOVEMBRE: da pag. 123 a pag. 153
pag 131 …”C’erano anche dei soldati tedeschi, nascosti come noi, ma non ci hanno neanche guardato in faccia“...
BREVE RIFLESSIONE
La ragazza non smetteva mai di cercare informazioni sui segreti della nonna.
22 NOVEMBRE: da pag. 155 a pag. 174
BREVE RIFLESSIONE
Finalmente la nonna si e decisa di raccontare un pò del suo passato doloroso.
23 NOVEMBRE: da pag. 177 a pag. 215
pag 178-180 …”E perciò avevo messo dentro la difesa di Roma a porta S. Paolo, la grande retata al Ghetto e la deportazione degli ebrei, le Fosse Ardeatine e molti altri episodi sulla città occupata dai tedeschi”...
BREVE RIFLESSIONE
La ragazza in finale e riuscita a farsi raccontare tutta la storia ,sono riusciti a trovare anche l’uomo che ha tradito il papà della nonna e finalmente possono tornare alla vita normale.
RIFLESSIONE FINALE
Questo libro mi ha fatto riflettere sulla vita che hanno passato i nostri nonni, bisnonni... e quanto hanno lottato per sconfiggere la guerra.
Individua e seleziona frammenti del libro letto, che raccontano come i bambini (e le loro famiglie) in qualsiasi modo, hanno tentato di mettersi in salvo dopo l’emanazione delle leggi razziali.
pag. 112 "Il Comitato aveva considerato giusta l’idea che anche Oliviero contribuisse a sottrarre documenti in bianco dagli uffici del Comune, per preparare carte d’identità e falsi permessi di circolazione per la gente in pericolo."
pag. 119 "Quei due, ognuno con un grosso punteruolo in mano, stavano squarciando con grande impegno le ruote del camion. Ecco cosa facevano Pietro e i suoi “ragazzi”! Danneggiavano i camion tedeschi, rendendo inservibili le gomme."