“Il bambino di Noè”
di Eric-Emmanuel Schmitt
a cura di Filippo
di Eric-Emmanuel Schmitt
a cura di Filippo
CARTA D'IDENTITÀ
TITOLO: Il bambino di Noè
AUTORE: Eric-Emmanuel Schmitt
CASA EDITRICE
BUR Rizzoli
ANNO E LUOGO DI PUBBLICAZIONE
2004 - Milano
NUMERO DELLE PAGINE: 153
DIARIO GIORNALIERO DEL MIO LAVORO DI LETTURA
18 NOVEMBRE: da pag. 0 a pag. 14
...“Quando avevo 10 anni,facevo parte di un gruppo di bambini che tutte le domeniche venivano messi all’asta. Non eravamo in vendita: ci facevano sfilare sulla passerella con la speranza che tra il pubblico ci fosse qualcuno pronto a prenderci. Possibilmente i nostri veri genitori, finalmente tornati dalla guerra; in alternativa,coppie desiderose di adottarci.”...
...“Tre anni prima i miei genitori mi avevano affidato a degli sconosciuti. La guerra era finita ormai finita da qualche settimana.E con la guerra era-8 finito il tempo della speranza e delle illusioni.Noi, bambini nascosti, dovevamo fare ritorno alla realtà per scoprire tipo, mazzata sulla testa, se avevamo ancora una famiglia o se eravamo soli su tutta la terra.”...
BREVE RIFLESSIONE
A raccontare questa storia è Joseph un bambino ebreo rimasto orfano. È incredibile quanta sofferenza hanno vissuto anche i bambini ebrei sopravvissuti alla guerra.
18 NOVEMBRE: da pag. 14 a pag. 33
Leggi razziali
..."In quell’anno 1942 eravamo tenuti a portare cucita addosso una stella gialla."...
..."Mentre i militari conversavano sentii mia madre irrigidirsi e cominciare a tremare. Mi mise una mano sulla bocca e alla fermata successiva verso l’uscita… Per strada propose: “ Andiamo a trovare una grande signora vuoi?”. Scambiarono velocemente qualche parola sottovoce, poi mia madre mi diede un bacio e mi disse di aspettarla lì fino al suo ritorno"…
..."Joseph tu e i tuoi genitori siete in grave pericolo. Tua madre ha sentito parlare di arresti che verranno fatti nel nel vostro quartiere. È corsa ad avvertire tuo padre e quanta più gente possibile. Ti ha lasciato da me perché tu sia al sicuro.Spero che torni. Ecco tutto. Spero proprio che torni.”...
BREVE RIFLESSIONE
Per i bambini era difficile capire quello che stava succedendo. Sicuramente erano terrorizzati.
20 NOVEMBRE: da pag. 33 a pag. 50
Leggi razziali. I bollini gialli per le tessere annonarie.
..."Ogni giorno padre Pons passava da noi e ci parlava delle difficoltà che stava incontrando a trovare una famiglia che mi accogliesse. Nelle fattorie dei dintorni, tutte le persone “sicure” ne hanno già presi uno o due. E quelli che ancora ne avrebbero la possibilità sono estremamente titubanti, sarebbero molto più disposti a prendere un bambino piccolo… “Lo prenda con lei a Villa Gialla, Padre Pons, anche se è il primo posto dove verranno a cercare dei bambini nascosti."...
BREVE RIFLESSIONE
Josef va in un posto che non sa niente.
22 NOVEMBRE: da pag. 50 a pag. 73
...“Che cosa vuol’ dire essere ebreo?"
“Essere tra gli eletti. Appartenere al popolo scelto da Dio migliaia di anni fa."
“Perchè noi? Eravamo meglio degli altri? O ci ha scelto perché eravamo peggio?”
“Nè l’uno nè l’altro. Non avete nessun particolare pregio o difetto. È toccato a voi”.
“Cosa, è toccato a noi?”
“Una missione. Testimoniare agli uomini che c’è un solo Dio e obbligare gli uomini a rispettare gli uomini”.
“Mi sà che non ci siamo riusciti, vero?"...
BREVE RIFLESSIONE
Joseph non comprende le differenze. Perché tanto odio contro gli Ebrei? Ma cosa voleva dire essere ebreo?
23 NOVEMBRE: da pag. 73 a pag. 153
pag. 117 ...“Una metà di noi andò nella cripta della cappella. L’altra metà, tra cui io, dedicò le ore che restavano a cancellare le tracce vere e a fabbricarne di false. La terra, impregnata di pioggia recente, affondava sotto i piedi con un rumore d’acqua: niente di più facile che lasciare delle belle impronte. ...Il ritorno fu lento e laborioso; si scivolava; alla fatica si sommavano stanchezza e paura.” ...
pag. 135 ...“Mi misi a correre senza averlo deciso. I miei piedi non toccavano più il suolo, avrei potuto decollare. Andavo talmente forte che avevo paura che le gambe mi si staccassero dal tronco. Non avevo riconosciuto nè l’uomo nè la donna, però avevo riconosciuto il cappotto di mia madre.” ...
pag. 149 ...“Certo, niente è paragonabile alla Shoah e nessun male si può mettere a confronto con un altro male, ma ogni volta che un popolo della Terra si trova minacciato dalla follia degli altri uomini, padre Pons si dedicava a mettere in salvo gli oggetti che testimoniavano l’anima minacciata. Con il risultato che nella sua arca di Noè ammassò una quantità di armamentari diversi: ebbe la collezione degli Indiani d’America, la collezione Vietnamita e la collezione dei monaci tibetani.” ...
BREVE RIFLESSIONE
Bisognava cancellare la propria identità per non essere presi e catturati dai Tedeschi. (pag. 117)
Gioia per Joseph che rivede sua mamma e suo papà. (pag. 135)
Collezione di fatti per descrivere la Shoah è che niente è paragonabile alla Shoah. (pag. 149)
Individua e seleziona frammenti del libro letto, che raccontano come i bambini (e le loro famiglie) in qualsiasi modo, hanno tentato di mettersi in salvo dopo l’emanazione delle leggi razziali.
...“Mentre i militari conversavano sentii mia madre irrigidirsi e cominciare a tremare. Mi mise una mano sulla bocca e alla fermata successiva verso l’uscita… Per strada propose: “ andiamo a trovare una grande signora vuoi.?” Scambiarono velocemente qualche parola sottovoce, poi mia madre mi diede un bacio e mi disse di aspettarla lì fino al suo ritorno."…
...“Joseph tu e i tuoi genitori siete in grave pericolo. Tua madre ha sentito parlare di arresti che verranno fatti nel nel vostro quartiere. E’ corsa ad avvertire tuo padre e quanta più gente possibile. Ti ha lasciato da me perché tu sia al sicuro.Spero che torni. Ecco tutto. Spero proprio che torni.”...
..."Ogni giorno padre Pons passava da noi e ci parlava delle difficoltà che stava incontrando a trovare una famiglia che mi accogliesse. “Nelle fattorie dei dintorni, tutte le persone “sicure” ne hanno già presi uno o due. E quelli che ancora ne avrebbero la possibilità sono estremamente titubanti sarebbero molto più disposti a prendere un bambino piccolo… “Lo prenda con lei a Villa Gialla, Padre Pons, anche se è il primo posto dove verranno a cercare dei bambini nascosti.”...