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In questo video Salgado parla dei Tarahumara dicendo che sono persone speciali, quando gli raccontano una storia e come se parlassero con la fotocamera che starebbe a rappresentare il mondo e che guardando il loro sguardo si potevano capire molte cose della loro personalità.

Salgado racconta anche che, quando si fa una foto, non la fa solo il fotografo: é anche la persona in esse rappresentata a concederla, rendendo alla foto un tocco tutto suo. (Seif)

In questo video Salgado parla della sua esperienza in Yugoslavia nel momento in cui migliaia di famiglie lasciavano la loro terra, scappavano dalla Sepa dove i Serbi avevano assassinato migliaia di giovani.

Vedere le foto presenti nella clip attraverso gli occhi di Salgado è impressionante, basta pensare alla forza delle giovani madri con i propri figli e agli anziani privi di forze che nonostante tutto continuano la loro marcia. (Yuki)

Nei loro occhi, nel loro sguardo, si vede il dolore che provano, tutti i giovani uomini sono stati uccisi, rimangono solo loro, costretti a sistemarsi in condizioni pietose, di disagio totale.

La cosa che però fa rabbrividire è sapere che tutto questo è successo in Europa, nella nostra Europa, alla fine del ventesimo secolo, a famiglie che come noi avevano un tenore di vita europeo, un livello intellettuale europeo e delle infrastrutture europee, ma che hanno perso tutto. (Yuki)