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In questo breve filmato non è Salgado a parlare ma il regista del film Wim Wenders che racconta come ha conosciuto il fotografo e cosa ha pensato grazie alle sue foto. Vedendo questa foto Wenders pensa a Salgado come a un grande fotografo e amante dell’avventura. Lo stesso pensiero è venuto a me non appena ho visto questo scatto: Salgado è riuscito a ritrarre una situazione catastrofica in modo eccellente, l’uomo in primo piano sembra quasi disinteressato a tutto ciò che lo circonda ma sa che comunque dovrà lavorare, faticare, rischiare la vita andando su e giù per il burrone come tutti i suoi compagni per racimolare qualche soldo. (Yuki)

Questa foto è un connubio di emozioni che sempre, anche dopo migliaia di sguardi, fa commuovere. Questo scatto, una donna Tuareg cieca, rappresenta tutto il dolore che una persona può provare, lo sguardo cieco ma intenso colpisce direttamente al cuore, permette a chi sta guardando questa foto di immedesimarsi in questa donna, di capire ciò che ha passato.

Con questa foto si percepisce molto di ciò che è Salgado, ma una cosa più di tutte salta alla mente, Sebastiao Salgado è una persona a cui interessano veramente gli uomini. Perché d’altronde gli esseri umani sono il sale della terra. (Yuki)

In questo video Salgado racconta la sua esperienza con il popolo di Yali in cui mostra come vivono e le loro abitudini, tra queste la più importante fare festa. Il popolo si raduna e insieme cominciano a girare in tondo cantando e correndo, da questo Salgado manda un messaggio chiaro, cioè che per essere felici non bisogna avere il miglior telefono o le nuove scarpe basta essere in famiglia ed è questo l’importante. (Seif)

Il video ci mostra anche che ci sono popoli molto indietro proprio come gli Yali che per mangiare si devono accendere il fuoco da soli non con l’aiuto dei fornelli come tutte le persone che si trovano in paesi evoluti e un’altra cosa che sale molto all’occhio è l’assenza di edifici imponenti che sono sostituiti da delle capanne che in caso di pioggia o vento non resistono molto. (Seif)