Front è un comune piemontese della città metopolitana di Torino, ricco di storia e tradizione. La sua posizione ha sempre avuto un'importanza strategica, prima sotto la Diocesi di Ivrea e poi sotto quella di Torino, rendendolo un punto di riferimento storico e culturale della regione.
Con il suo patrimonio di chiese e cappelle, il paese conserva testimonianze di secoli di devozione religiosa e cultura locale.
Parrocchiale di Santa Maria Maddalena
Secondo la tradizione, la chiesa fu fondata dal terzogenito del Re Arduino, Guido, ma non ci sono prove certe. Il primo documento che ne attesta l'esistenza risale al 1190. Nel corso dei secoli, l'edificio ha subito numerosi rimaneggiamenti, tra cui ampliamenti e rifacimenti dell'altare maggiore e delle facciate. La facciata monumentale del 1924, opera di Domenico Gardetto, è una delle modifiche più significative. L'interno è diviso in tre navate, con vari altari e pregevoli opere d'arte, come i dipinti di Caravoglia e Reynero, e le statue della Madonna del Rosario e Santa Maria Maddalena. La parrocchia è passata dalla Diocesi di Ivrea a quella di Torino nel 1817.
Cappella di San Domenico
La cappella è documentata nel catasto del 1739, e nel 1765 fu ampliata. Dopo vari restauri e interventi, la chiesa fu chiusa nel 1930 per questioni di sicurezza, ma fu restaurata grazie alla collaborazione della comunità e riaperta nel 1931. Tra le sculture presenti ci sono la statua della Madonna, installata nel 1869, e quella di San Domenico del 1890. Nel 1995, la cappella fu ulteriormente abbellita in occasione della visita pastorale del Cardinale Giovanni Saldarini.
Cappella di San Rocco
Costruita intorno al 1600, la cappella è legata alla parrocchia di Front e appare nel catasto del 1739. Nel 1840, il parroco Don Molinari descrisse l'arredo, che includeva un'icona della Vergine Santissima, San Rocco e San Mauro. Nel 1939, l'altare fu rinnovato, e nel 1934 la cappella divenne parrocchia autonoma. L'ultimo sacerdote residente fu Don Vincenzo Pansa, che nel 1959 fu nominato prevosto di Rivarossa.
Cappella di Sant'Antonio Abate
Documentata nel catasto del 1739, la cappella originaria fu dichiarata inofficiabile nel 1752. Nel 1764 il Comune decise di ricostruirla e i lavori furono completati nel 1793. La chiesa, in stile rococò, si trova vicino al cimitero e ha subito vari restauri, l'ultimo dei quali nel 2001. Tuttavia, la cappella è stata oggetto di furti e atti vandalici che hanno danneggiato il suo patrimonio, incluso un quadro che venne distrutto.
IN FASE DI ELABORAZIONE