LA

CLASSE SCRIVE

IO E LA LETTURA

Io e la lettura, due mondi paralleli che non si incontreranno mai, ma delle volte, quando si scontrano, provocano un'esplosione di tante emozioni, sentimenti, ricordi e pensieri che mi salgono dentro e che poi, spesso, diventano lacrime. Io non ho un buon rapporto con i libri, non che li odi, ma quasi. Non amo passare ore e ore sul letto a sfogliare pagine, quando invece, potrei godermi quei pomeriggi, all'aperto, con gli amici e con la famiglia. Pensare che quando ero piccola ero tutto l'esatto opposto, adoravo leggere, infatti, appena avevo un po' di tempo libero, correvo a prendere un libriccino dalla mia immensa libreria e lo finivo in un batter d'occhio. Non che qualcuno me lo imponesse, né perché dovevo, ma semplicemente perché volevo e quando lo facevo ero la bambina più felice del mondo. Da piccola, invece di farmi comprare le solite bamboline o i soliti giocattoli, preferivo farmi comprare dei libri. Mi ricordo anche che avevo cominciato a scrivere "La nuova ragazza" una storiella di quelle quasi copiate dai film, ma che per una bambina di sette anni era insolita. Con il passare degli anni, non so perché ma questa voglia e questo entusiasmo si sono persi. Tutto è passato così velocemente che neanche mi sono resa conto, forse perché con il tempo quel vuoto colmato dai libri si è sostituito con gli amici che rendono pieno ogni angolo del mio cuore. In questo ultimo periodo sono stati solo tre i libri che ho adorato e che ricorderò: "Pattini d'argento", "Il sole a mezzanotte" e "#OPS", tre libri che mi hanno saputo prendere. Mi sono messa comoda, mi sono rifugiata nella mia camera, assentata da tutto e da tutti e mi sono immersa con tutta me stessa nella lettura. Intorno a me non sentivo nulla, né le voci di mamma che mi chiamava o di mia sorella che giocava con la sua migliore amica, né la musica che proveniva dal salotto, insomma nulla. Ero diventata un tutt'uno con il libro e mi sentivo bene. Vorrei tanto ritrovare quella pace interiore, infatti, questi ultimi mesi sto cercando di ritrovare questa passione che è stata ricoperta da strati di polvere e che farò fatica a riacquisire. Questa necessità è tornata a rivivere anche grazie a Stella K'djoku che, con le sue parole, mi ha incantato e mi ha fatto riaprire gli occhi sul mondo della lettura.

Beatrice Verdicchio

SALUTI A MOHAMMAD

Caro Mohammad,

è da tanto che non ci sentiamo e sono super curioso di sapere come stai. Già ti chiedo scusa in anticipo per tutte le domande che ti farò: "hai iniziato la scuola? Ti è arrivata la rete Wi-fi? Davvero piove sempre? Vivi in un bel posto?" Di tutte queste domande le più importanti riguardano la scuola e se ti è arrivata la rete Wi-fi, perché sono ansioso di scriverti e magari vederti tramite una videochiamata. Ora ti racconto quello che sta succedendo da noi. La scuola sta per finire, fortunatamente e quindi fra pochissimo ci aspetta la solita "camionata" di verifiche. Diverse settimane fa è arrivata una signora che ci ha consegnato a tutti il diploma del FAI. Mi ricordo il momento in cui ci ha chiamato uno alla volta , poi è arrivata al tuo nome ed è proprio in quel momento che ci siamo rattristati tutti. C'è un'altra cosa che riguarda la scuola e che mi sta a cuore, cioè il 14 maggio rifaremo l'esperienza del FAI con altre scuole e il 16, invece, andiamo in gita ma questo lo sapevi già. Ora passiamo al vero motivo di questa lettera, cioè invitarti quest' estate a casa mia per qualche giorno. Appena succederà qualcosa giuro ti manderò un' altra lettera.

A presto

P.S: se non torni, vengo io su,ti avverto! Giovanni Piatti