Il cambiamento climatico è già in atto ed è destinato a continuare: le temperature sono in aumento, l’ andamento delle precipitazioni sta variando, ghiaccio e neve si stanno sciogliendo e il livello medio del mare si sta innalzando. Il riscaldamento è per la maggior parte, dovuto all’aumento delle concentrazioni di gas a effetto serra nell’atmosfera dovuto alle emissioni antropogeniche. Per mitigare il cambiamento climatico, dobbiamo ridurre o evitare queste emissioni. Il “Friday for future” è un movimento internazionale di protesta, composto da alunni e studenti che decidono di non frequentare le lezioni scolastiche per partecipare a manifestazioni in cui chiedono e rivendicano azioni atte a prevenire il cambiamento climatico. L'organizzazione delle proteste e del movimento ha inizio quando la svedese Greta Thunberg ha organizzato un'azione di protesta al di fuori del parlamento svedese. La protesta è diventata virale e moltissimi ragazzi hanno deciso di seguirla.

Anche noi della scuola media di Loro Piceno, nel nostro piccolo, abbiamo partecipato a questa manifestazione. Il 15 Marzo, nella nostra scuola, abbiamo formato dei gruppi facendo dei cartelloni riguardanti i cambiamenti climatici per esporli poi fuori dalla scuola e all'interno per dimostrare che anche noi vogliamo cambiare e fare qualcosa per il nostro pianeta .



Realizzato da Cristina Minolfi, Matteo Grasselli, Sara Palmaverdi, Federico Tesei, Lorenzo Santecchia, Diego Moglianesi e Diego Morganti.

Realizzato da:

Lorenzo, Giada, Sofia,Lucia, Andrea,Cristina e Matteo

Realizzato da:

Giulia, Francesca,Leonardo, Giovanni, Federico e Serena

Realizzato da :

Matilde,Giada,Idrees,Chiara,Brigida,Lorenzo,Aferdita e Carlo

La tutela dell’ambiente, i cambiamenti climatici, fenomeni catastrofici … , sono uno dei temi più scottanti e sconcertanti che stanno affliggendo il nostro pianeta, su questo argomento si sono espressi i ragazzi delle terze medie della scuola secondaria di Loro Piceno.

Serena scrive : Io sono una di Loro. Una dei ragazzi di tutto il mondo, con un cartellone tra le mani che sta scioperando nelle piazze per il suo futuro.Tutto è partito da Greta Thunberg, una giovanissima attivista svedese che per molte settimane non è andata a scuola e ogni giorno si è posizionata davanti al Parlamento svedese con un cartello con su scritto “sciopero della scuola per il clima”. L’appello lasciato dalla giovane sembra essere stato accolto e così si prepara una manifestazione studentesca globale mai vista prima. Tutto questo prende nome dal Friday For Future. Ma, la domanda che si pongono tutti è: cosa chiedono i ragazzi? Una cosa molto semplice: un futuro per il nostro pianeta, per le generazioni future e soprattutto per il nostro ecosistema . Una serie di leggi che mirino a bloccare l’ emissione dei gas serra prodotti e che riportino l’equilibrio sul nostro pianeta . Si deve agire ora , no tra due anni , no con le scadenze del 2030...tutto quello che ci circonda ha bisogno del nostro aiuto Sono ben 123 paesi e 2052 città dove noi studenti abbiamo trovato il modo di svegliare le coscienze addormentate della classe politica , perché sembrano essere cechi di fronte al fatto che questo del cambiamento climatico è un vero e proprio problema che potrebbe portare a danni irreparabili .Le conseguenze sarebbero catastrofiche : il livello del mare crescerebbe , le città costiere sommerse , laghi e fiumi potrebbero prosciugarsi , siccità ed estinzione di piante ed animali.“Chi di spada ferisce di spada perisce “,se continuiamo a trattare male la natura prima o poi ci si ritorcerà contro. Anche noi nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa , possiamo fare la differenza , anche nei piccoli gesti quotidiani di tutti i giorni . Invece di prendere l’auto per andare a scuola o a lavoro proviamo a prendere la bicicletta o i mezzi pubblici , poi piuttosto che prendere le fragole al supermercato in estate potremo comprare un frutto di stagione , come l’ anguria, e quando usciamo da una stanza spegniamo la luce.

Noi abbiamo iniziato e noi dobbiamo far finire tutto .

realizzato da Serena Salvatelli.