Nella Val Borago ci sono molti anfibi, tra cui alcuni rischiano particolarmente l’estinzione:
La colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo. La loro dimensione raggiunge al massimo i 10 cm, restando più frequentemente raggiunge al massimo i 10 cm, restando più frequentemente attorno ai 7 cm. Si adatta a differenti habitat tra cui steppe, zone di montagna, aree semi-desertiche e zone urbane. Dalle indagini è emerso che questi anfibi sono sensibili alla perturbazione del loro habitat acquatico e che l’inquinamento è un fattore determinante della loro progressiva diminuzione.
è un anfibio caudato appartenente alla famiglia dei Salamandridae. Questa specie, come altri anfibi, presenta caratteristiche morfologiche variabili in relazione alla fase del ciclo vitale. È possibile distinguere una fase terrestre, trascorsa dagli animali a terra in luoghi idonei e una fase acquatica, trascorsa interamente in acqua. La durata delle fasi varia in relazione al clima e alla località di distribuzione, ed è possibile rinvenire anche popolazioni acquatiche per tutto l'anno. Per lui vi è una minima preoccupazione ma comunque gli esemplari stanno diminuendo
è un anfibio anuro appartenente alla famiglia Bombinatoridae. Il suo nome deriva, oltre che dal colore del ventre, dal tipico canto che emette nel periodo riproduttivo ripetuto anche più di 40 volte al minuto. Anche se la specie può tollerare un minimo di inquinamento nell’acqua, questa è comunque in diminuzione.
è un anfibio della famiglia Hylidae. È una raganella di dimensioni medio-piccole, che raggiunge una lunghezza di 4–5 cm. La specie è potenzialmente minacciata dalla perdita di habitat dovuta ad urbanizzazione, inquinamento e sfruttamento agriculturale delle pianure in cui si trova.
è un anfibio anuro appartenente alla famiglia dei Ranidi. La rana agile è una rana bruna di dimensioni medie, relativamente snella, con muso allungato e appuntito e zampe posteriori lunghe.Minacciata dalla bonifica o dall' eutrofizzazione dei siti riproduttivi, dall'introduzione di pesci predatori e gamberi alloctoni
Sezione a cura di Eleonora Casalini, Francesca Centomo, Marsela Kapllani e Irene Putrino