Percorso educativo in memoria delle vittime e dei luoghi dei delitti
Percorso educativo in memoria delle vittime e dei luoghi dei delitti
Questo itinerario è pensato come un percorso della memoria, volto a raccontare con rispetto e consapevolezza i luoghi che sono stati teatro di terribili duplici omicidi che hanno segnato la campagna fiorentina tra il 1968 e il 1985.
Questo percorso non è da intendere come "tour turistico", piuttosto come un percorso umano e storico per onorare le vittime e le rispettive famiglie, le quali hanno dovuto convivere con un lutto irreparabile, reso ancora più duro dalla mancanza di giustizia e di risposte definitive.
Il percorso ha inizio da Vicchio, zona raggiungibile anche tramite la stazione ferroviaria e termina a Baccaiano. I luoghi non saranno visitati in ordine cronologico rispetto alle date dei delitti, ma secondo una logica geografica, pensata per ottimizzare gli spostamenti.
Si raccomanda ai visitatori di mantenere un atteggiamento composto e rispettoso verso i luoghi visitati.
La Boschetta, Vicchio del Mugello: il percorso ha inizio da qui, in questa zona i visitatori potranno onorare la memoria di Pia Rontini e Claudio Stefanacci, due giovani che hanno perso la vita nel 1984. La piazzola oggi è estremamente curata in quanto ci sono volontari che spontaneamente si occupano del suo mantenimento. A Vicchio è possibile visitare anche il Bar "Baraonda", dove lavorava Pia, al tempo chiamato "La Nuova Spiaggia". Inoltre, anche le rispettive abitazioni dei giovani si trovano a Vicchio (la casa di Pia si trova in via Giosué Carducci, quella di Claudio in Corso del Popolo).
Le Fontanine, Rabatta: la seconda tappa del percorso, luogo dove Pasquale Gentilcore e Stefania Pettini hanno perso la vita nel 1974. Ad oggi la piazzola non esiste quasi più, la vegetazione è cresciuta fino a ricoprire quasi del tutto il luogo in cui i due amanti sono scambiati le loro ultime parole d'amore. Nei campi adiacenti la strada che percorrerete il mostro aveva abbandonato sia il reggiseno sia la borsa di Stefania.
Via delle Bartoline, Calenzano: il percorso continua con la visita del luogo in cui il mostro attaccò e uccise Stefano Baldi e Susanna Cambi. Il sito in cui vennero rinvenuti i corpi si trova lungo una strada sterrata non distante dalla strada principale, alla fine della quale vi è una proprietà privata. Ad oggi la lapide costruita in memoria dei due amanti si trova sotto un albero, ed è qui che in molti giungono per rendere omaggio ai due giovani morti per amore.
Castelletti di Signa: la quarta tappa dell'itinerario è costituita dalla visita del luogo in cui il mostro fece presumibilmente il suo primo attacco nel 1968. Ciò che oggi ricorda i due amanti è una semplice croce molto vecchia e logora, quasi difficile da notare venendo dalla strada principale. Nonostante il luogo non sia curato come quello dove è avvenuto l'omicidio di Pia e Claudio, la memoria di Stefano Lo Bianco e Barbara Locci continua a vivere.
Mosciano di Scandicci: successivamente, ci spostiamo verso Firenze Sud, con la visita della piazzola di Mosciano in cui è avvenuto l'omicidio di Giovanni Foggi e Carmela De Nuccio. Possiamo qui trovare un incrocio di due strade sterrate che partono entrambe da via dell’Arrigo e che congiungono nel macabro luogo dell'omicidio, consumatosi sia nella strada sterrata che nel campo adiacente alla strada. Il ricordo delle due giovani vittime è sempre vivo, nonostante non sia ancora stata realizzata una lapide che commemori questo triste avvenimento.
Giogoli di Scandicci: la sesta tappa dell'itinerario dedicato al Mostro di Firenze e alla sua memoria ci porta al luogo dove due turisti tedeschi, Horst Wilhelm Meyer e Jens-Uwe Rüsch, hanno perso tragicamente la vita. In questa piazzola possiamo trovare due croci di legno che ricordano il terribile fatto. La stessa piazzola è prossima ad una villa molto celebre nella zona, la villa La Sfacciata.
Località Scopeti, San Casciano Val di Pesa: la penultima tappa prevede l'ultimo omicidio effettuato dal Mostro, ai danni della coppia francese Jean Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot. Nel posto, potevamo vedere fino a qualche anno fa una lapide in memoria delle due vittime, oggi distrutta dagli atti vandalici che periodicamente colpiscono questi luoghi, in modo particolare quello dei due francesi. Rimane, tuttavia, il luogo in cui la memoria è la più vivida di questo fatto di cronaca, poiché alcuni visitatori lasciano ancora oggi fiori o oggetti che possano ricordare l'avvenimento, nonostante siano passati 40 anni.
Baccaiano di Montespertoli: l'ultima e ottava tappa con cui si chiude il percorso educativo in memoria delle vittime e dei luoghi dei delitti del Mostro di Firenze riguarda il duplice omicidio di Paolo Mainardi e Antonella Migliorini. Tuttavia, non è presente alcuna lapide che commemori questi due delitti, poiché il fatto si è consumato a lato della Strada Provinciale, lungo via Virginio Nuova. Si consiglia quindi particolare attenzione, dato che il luogo dell'omicidio è a ridosso di una strada alquanto trafficata, a differenza degli altri sette omicidi.
L'idea della costruzione del percorso e cosa vuol dire intraprenderlo
L'impatto dell'itinerario
Le regole di buona condotta da seguire se lo si vuole intraprendere
Libri dedicati al Mostro
(Le foto qui riportate sono state scattate dai sottoscritti)