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Durante la notte del 9 settembre 1983, in un campo il cui ingresso era da via di Giogoli, sopra a Galluzzo, nel comune di Scandicci, il serial killer fiorentino colpisce ancora. Uccide due ragazzi di nazionalità tedesca, i quali vengono sorpresi da dei colpi di pistola provenienti dall'esterno del loro camper. Il mostro, però, non si è accorto che non è presente nessuna vittima femminile, ma che sono entrambi due uomini. Il nome delle vittime corrisponde a quello di Uwe Jens Rüsch e Wilhelm Friedrich Horst Meyer. Il mostro, a distanza di un anno, commette un altro errore che gli impedisce di svolgere il suo macabro rito: quello dell'escissione ai danni del cadavere della ragazza. Nonostante ciò, siamo al sesto duplice omicidio, sono presenti sul registro degli indagati e degli arrestati numerosi nomi, ma ancora chi sta indagando sta brancolando nel buio più totale.
LA VITA DEI RAGAZZI
Jens-Uwe Rüsch e Horst Wilhelm Meyer sono due turisti tedeschi di 24 anni, studenti presso l'Università di Münster e che si trovano a campeggiare alla fine dell'estate nella città di Firenze. Rüsch e Meyer sono molto amici, tant'è che all'inizio alcuni esperti sostenevano che fossero fidanzati. Ma, successivamente, la polizia tedesca ha avvallato questa loro possibile relazione. Infatti, venne poi accertato successivamente dalle perizie che non fossero in atteggiamenti intimi.
LA SERA DEL 9 SETTEMBRE 1983 E IL RITROVAMENTO DEI CADAVERI
La coppia di amici era già da qualche giorno che si trovava a Firenze per un viaggio dopo la fine dell'università in Germania. Decisero di appostarsi con il loro camper della Volkswagen di colore bianco e blu in questo prato adiacente alla via di Giogoli. Questa posizione è accanto alla villa La Sfacciata, ma comunque non recano disturbo a chi vi ci abita. Ad un certo punto, nella notte, avviene l'omicidio da parte del mostro.
La sera del giorno successivo vennero ritrovati i due corpi da Rolf Reinecke, un signore tedesco che abitava nella villa, e gli investigatori arrivarono sul posto, trovando un vero e proprio massacro. L'autoradio era ancora accesa, ma non c'era più nessun segno di vita.
LA SCENA DEL DELITTO
I ragazzi furono raggiunti e uccisi da sette proiettili, sparati con una certa precisione attraverso la carrozzeria del furgone. Una volta uccisi i due giovani, l'assassino salì sul retro del furgone ma, accortosi che le vittime erano entrambe di sesso maschile, si dileguò senza utilizzare armi bianche ed effettuare alcuna escissione sui corpi.
In questo caso, l'assassino è stato forse tratto in errore dai capelli lunghi e dalla corporatura esile di Rüsch, probabilmente scambiato per una donna.
Abbiamo, però, il primo indizio sulla statura dell'assassino: i colpi, infatti, stati sparati da un'altezza di circa un metro e 30 centimetri da terra, il che fa supporre che l'assassino fosse alto almeno 1 metro e 80, o anche di più. Questo è un indizio molto importante, ma che non troverà riscontri in alcuni esperti del caso.
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