INTERVISTA AI BIDELLI

All'interno del nostro Istituto, oltre a professori e studenti, si trovano delle figure mitiche: i collaboratori scolastici; loro lavorano nell'ombra, ma sono colonne portanti della scuola e con loro i ragazzi instaurano un rapporto talvolta addirittura migliore rispetto a quello con i professori.

Abbiamo rivolto delle domande a questi "eroi del pulito", che, nonostante siano sempre molto impegnati, si sono resi disponibili a rispondere ai nostri quesiti.

LAURETTA

1.Da quanti anni lavori in questa scuola?

Lavoro in questa scuola da 31 anni.

2. Hai notato delle differenze tra le diverse generazioni di studenti che hai visto in questa scuola? Quali?

Ho notato molti cambiamenti soprattutto nella scuola. Negli studenti, invece, ho notato delle diversità nel vestiario: gli studenti al giorno d'oggi osano di più rispetto a quelli di molti anni fa; noto delle differenze anche negli argomenti delle assemblee, dato che, quando ho cominciato a lavorare qui, gli studenti presentavano delle tematiche più serie rispetto a quelle affrontate al giorno d'oggi.

3. Hai notato anche delle differenze nella scuola in generale?

Quando ho iniziato a fare questo lavoro, questa scuola era piccola e c'era solamente la parte del liceo; poi, quando si è unita con la ragioneria, la scuola è diventata sempre più grande.

Per me è meglio lavorare nelle scuole più piccole a differenza delle scuole enormi che ci sono a Verona, in cui ho anche svolto servizio; mi sono sempre sentita a mio agio in questa scuola, amo questa scuola e la reputo come la mia seconda famiglia.

4. Come ti sei sentita durante questi mesi di DAD quando gli studenti non erano a scuola?

Mi sono sentita molto triste, anche perché la scuola è fatta per il chiasso, mi sono mancate le vocine degli studenti, le loro risate; senza i ragazzi la scuola era molto malinconica.

5. Quali consigli puoi dare agli studenti di questa scuola per "sopravvivere" durante questi tempi di epidemia?

I consigli che posso darvi sono di portare pazienza e sperare che questa epidemia finisca in fretta, per tornare alla vita scolastica di prima; mi rendo conto che voi giovani siete tra coloro che soffrono di più in questa situazione.

CARLO

1.Come ti trovi in questa scuola? È un ambiente in cui ti trovi a tuo agio?

Devo dire che qui ho trovato un ambiente stupendo. I miei colleghi sono tutti disponibili e cortesi. Gli studenti fino ad oggi si sono comportati in modo educato.

2. Sei consapevole di essere considerato l'uomo più affascinante della scuola da molte studentesse?

Sono lusingato di essere considerato l'uomo più affascinante della scuola da parte di molte studentesse, ma mi reputo un ragazzo "normale" a livello estetico (quindi non sono consapevole di esserlo).

3. Pensi di lasciare la scuola quando nascerà tua figlia?

Sicuramente con la nascita della bimba mi prenderò del tempo per restare con lei, ma resterò qui a scuola fino al 30 giugno.

A cura di Andrea Bersani