Durante il Medioevo, persisteva la credenza di streghe e stregoni capaci di modificare il clima. Il popolo usava come armi di difesa amuleti di corallo o ambra o semplici gesti delle mani (come il segno delle corna).
Nelle campagne, invece, i contadini praticavano i rituali di magia “simpatica”, ballando delle vere e proprie danze accompagnate da musica al solo scopo di invocare la pioggia. Una di queste musiche è Schiarazula Marazula, di cui abbiamo una versione scritta da Giorgio Mainerio nel 1578, anche se l’origine è più antica, probabilmente di epoca medievale.
Giorgio Mainerio fu un sacerdote nella cattedrale di Udine, ma fu anche uno studioso di scienze occulte. Oltre a Schiarazula Marazula, compose altri brani per fornire ai musicisti dell’epoca diversi ritmi di danza arricchendo la musica popolare. Il seguente brano è famoso grazie ad una rielaborazione di Angelo Branduardi, che la rinomina come “Ballo in fa diesis minore”, descrivendola come una danza macabra.