Se alzassimo la testa in una notte serena, lontano da interferenze luminose come quelle di una città, vedremmo un numero elevato di puntini luccicanti: i corpi celesti. Li vediamo e li abbiamo sempre visti fin da bambini; alcuni sono più brillanti di altri, alcuni piccoli, altri più grandi, ma come possiamo vederli e studiarli?
Esistono svariati strumenti e tecinche per scurtare il nostro cielo e di conseguenza lo spazio intorno a noi. Eccone alcuni.
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È uno dei primi strumenti più antichi messo a punto dai Greci e utilizzato per localizzare e calcolare la posizione di molti astri o per stimare l'ora in alcune località.
Uno strumento più “semplice” che viene usato ancora oggi per calcolare l’altezza di un astro, o la distanza angolare fra due astri. Particolarmente utile durante la navigazione. Il nome dello strumento deriva dal fatto che la scala utilizzata dallo strumento è 60°, ovvero un sesto di una circonferenza.
Gia presente in maniera ridotta nel sestante, il cannocchiale, nel 1609, sarà usato da Galilei per aprire la strada ad una nuova concezione dello spazio e delle teorie ad esso associate.
Permette di captare la luce proveniente dai corpi celesti, sia che essi brillino di luce propria (stelle) che di luce riflessa (pianeti e satelliti) Esistono due principali tipi di telescopi: i telescopi ottici, in grado di cogliere le radiazioni nel campo del visibile, e i radiotelescopi, che captano le onde radio provenienti dagli astri mediante grandi antenne. Altri strumenti permettono di studiare anche le onde nell’infrarosso, nell’ultravioletto e i raggi X.
A circa 30 km da Bologna, lungo la Statale in direzione di Ravenna, a Fiorentina di Villa Fontana (nel comune di Medicina), si trova un’importante stazione radioastronomica dotata di due potenti strumenti di osservazione del cielo: il radiotelescopio, costruito nel 1964, chiamato Croce del Nord, e un’antenna parabolica del diametro di oltre 30 m. La stazione è gestita dall’Istituto di Radioastronomia dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) ed è sede di programmi internazionali di ricerca e sviluppo scientifico e tecnologico nell’ambito dell’osservazione dell’Universo con le onde radio. Durante il periodo scolastico sono possibili visite guidate alla stazione, su appuntamento. Il programma prevede una presentazione delle ricerche in campo radioastronomico e una descrizione della strumentazione utilizzata per l’acquisizione dei segnali radio emessi dagli oggetti celesti.
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tratto da Lupia Palmieri, Parotto, # Terra, Zanichelli