Un pensiero

Data pubblicazione: Jun 04, 2020 3:36:48 PM

« Il discepolo che lavora per attirare il fuoco celeste sa che quel fuoco verrà solo in un preciso luogo appositamente preparato per riceverlo. Il discepolo lavora incessantemente per purificare e santificare tale luogo, che ovviamente si trova dentro di lui. Attraverso la meditazione, la preghiera e la pratica quotidiana delle virtù, egli edifica una dimora fatta di una materia pura e luminosa nella quale il fuoco riconosce la propria quintessenza, e per questo ne è attratto.

Nella tradizione cristiana, il fuoco celeste viene chiamato “Spirito Santo”, e la festa della Pentecoste celebra la discesa dello Spirito Santo sui discepoli di Gesù, sotto forma di fiamme, di lingue di fuoco. Ed è stato allora che essi hanno ricevuto il dono di guarire, di profetizzare, di parlare tutte le lingue... Lo Spirito Santo, infatti, non arriva da solo, ma è accompagnato da angeli, da arcangeli, da tutta una gerarchia celeste, oltre che da numerosi servitori della natura i quali si stabiliscono nell'uomo sotto forma di doni, di facoltà e di virtù. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov