Helmut Marko

Helmut Marko nasce a Granz, si laurea in legge nel 1967 e per ben due stagioni corre in Formula 1 (1971 e 1972), senza segnare punti in ottica campionato.

Partecipa alla 24h di Le Mans - segnando un record imbattuto sino al 2010 - e alla Targa Florio del 1972; tuttavia la sua carriera subisce una brusca battuta d'arresto nel Gran Premio di Francia del 1972, quando una pietra colpita dalla Lotus di Emerson Fittipaldi rompe la visiera del suo casco, lasciandolo cieco dall'occhio sinistro.

Si è dedicato al management, diventando a partire dal 1999 supervisore del Red Bull driver development programme, scoprendo talenti come Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Carlos Sainz e il - a mio avviso, il suo pupillo assoluto - Max Verstappen. Dal 2005 è consulente del team Red Bull e dal 2006 anche dell'allora TOro Rosso, oggi AlphaTauri.

Potevo non parlare del soggetto più particolare della Formula 1? Ovviamente no! Quindi eccomi qui a commentare Helmut Marko!

Che dire, la sua fama di sparatore di cazzate seriale lo precede. Mi chiedo certe puttanate da dove gli vengano fuori, se le pensa prima oppure se gli escono spontanee. Una cosa è abbastanza certa, fosse per me lo terrei bello bellino al calduccio in una bellissima residenza sanitaria per anziani, dove si può fare delle belle briscole.

Onestamente, la Formula 1 non ha bisogno della sua mentalità retrogada, razzista e misogina; anzi, la sua presenza è alquanto imbarazzante. Sarà bravissimo nel suo lavoro - per carità - ma come persona, scusate la franchezza, mi fa davvero schifo.

Nemmeno mia nonna si sarebbe sognata di dire certe cose; e mia nonna è nata una quindicina di anni prima di sto deficiente qui. Quindi, dopo questa introduzione molto positiva, andremo a ricordare alcune tra le sue peggiori uscite.

Covid-19.

Dato che siamo tutti tuttologi, nel 2020 proprio a inizio pandemia, il vecchio Helmut ha ben pensato di diventare virologo e dare la sua sentenza su come risolvere il problema della pandemia nel Paddock di Formula 1: far sì che i piloti - tutti o anche solo quelli della cerchia Red Bull, ossia Verstappen, Albon, Gasly e Kvyat - si contagiassero prima della stagione, così da poter stare poi tranquilli. Fanculo i vaccini e le restrizioni.

Bianco o non bianco?

Un altra caduta di stile del nostro caro amico austriaco riguarda i suoi numerosi commenti a sfondo razzista (principalmente) sul sette volte campione del mondo Lewis Hamilton e sul suo pilota Sergio Checo Pérez. Perché a quanto pare, se non sei bianco mozzarella non meriti di avere successo. O forse non meriti di avere successo se il tuo nome non corrisponde a quello di Max Emilian Verstappen? Boh, non saprei; chiederò a nonno Helmut.

Nikita Mazepin.

Helmut Marko non perde mai occasione per mettere bocca anche in cose che non lo riguardano, quindi ci ha deliziato con la sua opinione sul licenziamento del pilota russo, schierandosi a favore di quest'ultimo: "Se Mazepin può rimanere nella squadra senza il supporto finanziario di Uralkali, secondo me non c'è bisogno di escluderlo a causa della sua cittadinanza, Medvedev non è stato nemmeno espulso dal tennis internazionale".

Si dice che chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni, ma quest'uomo si fa sempre i cazzi degli altri e ancora non si leva di torno.

GP Arabia Saudita '22.

Alla fine il missile è caduto a 20km di distanza dal circuito, cosa volete che sia mai! Del resto anche le autorità locali dicono che si può correre e che c'è nessun rischio.

E poi Checo, uff, che cagasotto! A Città del Messico è routine, peccato che Sergio sia di Guadalajara...

Dovremmo essere tutti come Max, forte e impavido, cazzo ce ne frega se saltiamo in aria mentre schizziamo a 300 km/h sul tracciato di Jeddah.

Helmut, mangia la pappina e vai a nanna su, che hai una certa età.

Ferrari.

A quanto pare ora che la Ferrari è diventata un'avversaria tosta e per certi aspetti con un progetto migliore della Red Bull, il dottor Marko è ben disponibile a scambiare opinioni e idee con la scuderia di Maranello.

Magicamente, come d'incanto, va bene condividere informazioni sulle vetture? Ma come? Loro non erano quelli che si sono infuriati contro la Racing Point nel 2020, quando è uscito fuori il Pink-Mercedes Gate? How the tables turned...

Un po' come Charles e Carlos, che una volta sono dei bravi e talentuosi piloti mentre altre sono due scappati di casa presi tanto per fare numero.

Nonno Helmut, fai pace col cervello su!