MONUMENTO A

CECCARDO R. CECCARDI

Ceccardo ROCCATAGLIATA CECCARDI, (1871-1919) fu cantore delle solitudini apuane, recita l’iscrizione incisa sull’erma, inaugurata il 16 novembre 1930, nei giardini della Spezia, per iniziativa l’Università Popolare. L’opera è del giovane Aldo Buttini (1898-1957), originario di Monti di Licciana, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove si trasferì.

Fu autore di numerose opere sparse in tutto il mondo, qui ritrae il poeta con le mani appoggiate sopra un libro dalla legatura antica e lo sguardo sognante. Sembra attingere ispirazione dalle immagini della sua giovinezza, quando viveva con la madre, Giovanna Ceccardi, ad Ortonovo e, tra valloni di ulivi, si recava a piedi a Massa per frequentare il Liceo Classico.

Fu giornalista battagliero, cultore di studi storici ma irrequieto, tormentato dalle difficoltà economiche per tutta la sua vita, in continuo movimento tra la Genova, Tigullio, Lunigiana e Frignano, residenza della moglie Francesca Giovannetti. Il suo spirito si rivela in quel Viandante pubblicato a puntate sulla Riviera ligure, rivista con la quale collaborava, siglato per sua volontà, sulla tomba che ne accolse le spoglie: «Hic constitit viator» Qui si fermò il viandante.

Eugenio Montale lo definì: «Padre dei cantori della terra ligure, poeta elegiaco e paesista», mentre Carlo Bo lo considera precursore di «una nuova poesia in Italia».

Progetto realizzato dal Comune della Spezia in collaborazione con il Garden Club La Spezia
Testi: Arch. R. Ghelfi Disegni: Arch. D. Scarponi
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