LUIGI D'INSENGARD

Luigi D’INSEGARD, (1843-1915) fu, come recita l’iscrizione latina apposta sul fusto dell’erma: «combattente della libertà, sacerdote della fede, cultore dell’eloquio italico e della poesia che dà vita».

Visse lungamente alla Spezia, dove nel 1877 fu consacrato sacerdote, diventando missionario dell’Ordine di San Vincenzo De Paoli. Il busto in bronzo che lo ritrae in abito talare appoggia su un basamento in pietra, appena sbozzata, dove sono state infisse le lettere dell’iscrizione e la cura del ripristino dell’opera da parte dell’Università popolare che il sacerdote aveva contribuito a fondare. Il manufatto sostituisce quello già eretto nei giardini pubblici per iniziativa della stessa Università il 10 giugno 1934 distrutto poi dai bombardamenti del 1943. In occasione del centenario dell’Unità d’Italia fu affidato allo scultore spezzino Arduino Ambrosini (1907-1973) l’incarico di eseguire il nuovo busto firmato sul fianco destro e datato 1962. L’opera fu inaugurata l’11 giugno 1963.