Speciale - il Fondo di Garanzia

Abbiamo spulciato un po’ nella nostra rassegna stampa dedicata al Fondo di Garanzia ed abbiamo estrapolato le informazioni che ci sembrano utili a meglio comprendere cos’è il Fondo, quante risorse ha, chi può accedervi.

Dalla lettura di questa rassegna stampa vi renderete conto che è una materia abbastanza nebulosa e che non c’è nulla di scontato.

Per questo vi ribadiamo che la nostra battaglia non sarà facile. Occorrerà pazienza, intelligenza, forza e determinazione.

Il 29 luglio le agenzie di stampa pubblicano una nota del Ministro Brambilla

(Adnkronos) – Roma, 29 lug - Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla soccorre i turisti truffati on line.

L'esponente del governo, in una nota, manifesta "la propria solidarietà" a coloro che sono stati "danneggiati dal tour operator on line Todomondo” e annuncia che "verrà subito attivato una linea privilegiata di accesso al Fondo Nazionale di Garanzia, che ha proprio il compito di intervenire in caso di insolvenza o fallimento del venditore o dell'organizzatore di pacchetti turistici, provvedendo al rimborso delle somme versate per l'acquisto dei pacchetti di viaggio".

Dal ministero si comunica, inoltre, che "possono ricorrere al Fondo solo i turisti che abbiano acquistato pacchetti turistici in Italia da agenzie regolarmente autorizzate dall'autorita' competente".

(ASCA) - Roma, 29 lug - Il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha attivato il fondo di garanzia per i clienti del tour operator Todomondo.

Il Ministro, si legge in una nota, ''nel manifestare la sua solidarieta' ai turisti danneggiati dal tour operator on line Todomondo, ha risposto alle numerose richieste di intervento da parte delle vittime del raggiro dichiarando che verra' subito attivato il Fondo Nazionale di Garanzia, che ha proprio il compito di intervenire in caso di insolvenza o fallimento del venditore o dell'organizzatore di pacchetti turistici, provvedendo al rimborso delle somme versate per l'acquisto dei pacchetti di viaggio''.

Dal Ministero si comunica, inoltre, che possono ricorrere al Fondo ''solo i turisti che abbiano acquistato pacchetti turistici in Italia da agenzie regolarmente autorizzate dall'autorita' competente''.

Lo stesso giorno le Associazioni dei consumatori rilasciano delle note alla stampa sulle dichiarazioni della Brambilla sollevando alcuni dubbi:

Su HelpConsumatori troviamo scritto:

Il Fondo nazionale di garanzia è stato istituito con il Dlgs 11/95 per permettere al consumatore, in caso di insolvenza o fallimento dell'agenzia di viaggio, di ottenere il rimborso della somma versata e, nel caso di località estere, il rimpatrio. Il Fondo nazionale di garanzia, inoltre, consente di ottenere un aiuto economico immediato nel caso in cui il consumatore, in un Paese straniero, si trovi ad affrontare situazioni di emergenza, come guerre, catastrofi naturali o epidemie, indipendentemente dal comportamento del tour operator. Nel Fondo, che interviene anche se il contratto di viaggio è stato sottoscritto tramite Internet, confluisce il 2% delle polizze assicurative stipulate dalle varie agenzie di viaggio. Attualmente il Fondo può contare su un budget pari a 190 mila euro. Per usufruire del Fondo è necessario che il tour operator a cui ci si rivolge disponga dell'autorizzazione amministrativa in quanto, in mancanza di quest'ultima, il consumatore non può ottenere il rimborso.

Confconsumatori, in una nota commenta: "E’ certamente una buona notizia, da salutare positivamente anche come gesto di grande attenzione nei confronti dei consumatori. Ciò che però darà ulteriori elementi di tranquillità alle migliaia di turisti che sono rimasti fregati sarà la certezza che il Fondo di Garanzia avrà la capienza necessaria a garantire a tutti gli integrali risarcimenti. Restiamo pertanto in attesa di una risposta in merito".

"Così come non è chiaro - prosegue l'associazione - se ad avere diritto al risarcimento saranno anche coloro che hanno acquistato il pacchetto turistico a mezzo internet, perché le dichiarazioni del Ministro, secondo le quali avranno diritto al risarcimento solo coloro che hanno acquistato i pacchetti turistici in Italia da agenzie regolarmente autorizzate, potrebbero creare qualche incertezza. Infatti, chi ha acquistato tramite internet, anche direttamente dal tour operator, dovrebbe rientrare nella categoria di coloro che hanno diritto al risarcimento. Sarebbe auspicabile un chiarimento al fine di evitare successivamente, dubbi ed incertezze interpretative, e soprattutto dinieghi".

L'Aduc, in una nota commenta:Oggi il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e' intervenuta sulla vicenda di Todomondo, il tour operator che ha lasciato a piedi migliaia di clienti che avevano gia' pagato. Brambilla manifesta la propria solidarieta' ai turisti fregati e promette loro "una linea privilegiata" per l'accesso al Fondo nazionale di garanzia per i consumatori di pacchetti turistici.

Temiamo che il ministro stia prendendo impegni che non manterra'. Ecco perche':

1. ci risulta che il Fondo di garanzia dipende dal ministero dello Sviluppo economico, sul cui portale e' presente un'apposita pagina informativa (1). Al contrario, il ministro, nel suo comunicato, rimanda al sito del Governo, e precisamente del Dipartimento del turismo (2). Ma la domanda va presentata al ministero del Turismo o a quello dello Sviluppo economico (ex Attivita' produttive)?

2. Chi ha la competenza della gestione del fondo, il ministro Brambilla o il ministro Claudio Scajola?

3. Se il ministro Brambilla ha la competenza, perche' interviene solo ora a frittata fatta? Sono mesi che Todomondo lascia a piedi i propri clienti e neanche li rimborsa.

4. Ci risulta che il Fondo abbia pochi. fondi. Quanto e' l'ammontare disponibile per gli indennizzi? Il ministro intende chiedere ulteriori fondi al ministro Tremonti?

5. Cosa vuol dire "linea privilegiata"? Le vittime di Todomondo saranno rimborsate prima delle vittime di altri tour operator? E se si', e' giusto?

Infine, siamo anche scoraggiati dal fatto che, nonostante Brambilla sia ministro da ormai tre mesi, non esiste ancora un sito web del suo ministero.

Dalle premesse, le parole del ministro ci paiono aria fritta. Ci auguriamo di essere sonoramente smentiti.”

Il Movimento Consumatori afferma: Da alcune notizie circolate sui media, sembrerebbe che il Fondo abbia a disposizione una cifra esigua per far fronte alle richieste. “Invitiamo il Ministro Brambilla a fare chiarezza e a spiegare ai consumatori come accedere al fondo e soprattutto a chiarire se il Fondo abbia o meno risorse sufficienti per i risarcimenti” ha commentato Roberto Barbieri, responsabile del servizio SOS Turista di MC.”

Rimane poi aperta la problematica di chi ha effettuato l’acquisto del pacchetto tramite internet. “A nostro avviso – ha concluso Barbieri - anche in questi casi deve essere consentito l’accesso al fondo ma, da quanto si legge sul sito della Presidenza del Consiglio, forse questi consumatori saranno esclusi.”

E intanto sul quotidiano Il Messaggero viene pubblicato questo articolo dal titolo:

Fondo di garanzia per turisti truffati: non c'è un euro in cassa

ROMA (29 luglio) - Il Fondo Nazionale di Garanzia per i “Pacchetti Turistici”, è nato per assicurare al consumatore il rimborso del prezzo versato sia in caso di fallimento che di accertata insolvenza del venditore o dell'organizzatore, di viaggi e vacanze.

I compiti del fondo non si fermano al rimborso ma arrivano fino a coprire le eventuali spese di rimpatrio, anche in caso di emergenze non imputabili al Tour Operator. Il fondo è costituito dal 2% dell'ammontare dei premi delle polizze assicurative obbligatorie per l'esercizio dell'attività di vendita e organizzazione dei viaggi. Peccato che non c'è un euro in cassa.

Per il il triennio 2009-2011, infatti, non risultano in bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri , Dipartimento per il turismo, stanziamenti destinati al Fondo stesso e necessari alla tutela dei turisti vittime fallimenti o truffe. Impossibile capire dove sono stati altrimenti destinati questi fondi, che pure alimentano, con puntualità, annualmente il fondo stesso. Una risorsa limitata invero, ma pur sempre qualcosa per i consumatori. Comunque una risorsa su cui l'Associazione Agenti di Viaggio Autotutela non vorrebbe mettessero le mani i clienti del Tour Operator on line Todomondo, prefigurando una sorta di responsabilità nei consumatori stessi per “incauto acquisto”.

Certo i prezzi offerti erano realmente fuori mercato ma davvero è anche responsabilità del consumatore comprare un brillante da 5 carati a 100 euro? Certo la beffa per il mercato imprenditoriale del turismo è enorme, Todomondo si vantava di vendere a prezzi stracciati proprio perché non utilizzava il circuito dell'intermediazione, le agenzie di viaggio appunto, e con il suo sistema marketing in internet ha lasciato a terra centinaia di passeggeri da cui aveva già incassato, adesso i suoi clienti verrebbero rimborsati proprio dal fondo costituito dalle aziende che l'operatore si vantava di evitare.

Sempre più calda questa estate di fallimenti e vacanze e sempre più misteriosa. Marco Beltrandi, Radicali Italiani, presenterà giovedì un'interpellanza parlamentare al Presidente del Consiglio, proprio sul tema: a fronte dell’ininterrotto prelievo del 2 % dei premi delle polizze di assicurazione obbligatorie destinate ad alimentare il Fondo, per il triennio 2009-2011 non risultano in bilancio stanziamenti destinati al Fondo stesso e necessari alla tutela dei turisti. Nel 2008 era prevista una dotazione iniziale di 190.000 euro, incrementata nel corso dell’anno di ulteriori 240.120 euro, portando la dotazione definitiva alla cifra di 430.120 euro; di tali risorse sono stati impegnati 381.462,59 euro, ma non è stato effettuato alcun pagamento (si consideri che devono essere tenuti in conto i residui al 31 dicembre 2008), mentre 48.657,41 euro sono andati in economia, quindi, sostanzialmente sono andati "persi".

Al 1° gennaio 2008 risultavano residui provenienti da esercizi precedenti per 552.491,50 euro, a valere sui quali sono stati effettuati pagamenti per 190.701,05 euro; risultano ancora da erogare 361.790,45 euro che sono le somme residue al 31 dicembre 2008.

Chissà chi sono i beneficiari di quei quasi 400.000 euro, e ancora dove sono finiti i quasi 50.000 di cui non si sa più nulla, e infine ma i turisti beffati nel 2009 con il Fondo che non c'è che fine faranno?

Il 3 agosto Autotutela (l’associazione degli agenti di Viaggio) scrive:

Il Fondo di Garanzia è stato istituito dalla Legge Europea 314/90 con l’intento di garantire assistenza al viaggiatore in difficoltà mediante opportuna copertura finanziaria richiesta agli operatori turistici.

Non è vero quanto affermato “telefonicamente” dagli operatori del Ministero, ovvero che la disponibilità del fondo risulterebbe “illimitata”, e questo per prima cosa, così come non è vero che il fondo possa agire in caso di insolvenza da parte di qualsiasi azienda.

Infatti il fondo è rappresentato dalle sole somme acquisite – nella percentuale del 2% - dalle polizze assicurative dette CCV da noi pagate, somme che annualmente si possono contare in circa 180/190.000 euro. Pochissimi per accontentare anche solo il 5% dei coinvolti dal crack di Todomondo. Inoltre è necessario considerare che il Codice Civile parla di “insolvenza” in merito a quei soggetti che, per definizione, non sono fallibili, cosa che – al contrario – è una società di capitale qual è, appunto, Todomondo SpA.

Inutile quindi, allo stato attuale, tentare il ricorso al Fondo di Garanzia che, per quanto alle Leggi, potrebbe (il condizionale è d’obbligo) pagare solo dopo il pronunciamento del Giudice fallimentare.

Vorremmo ricordare inoltre che Autotutela ha inviato una lettera aperta al Ministro Brambilla nella quale esprime il proprio dissenso verso le dichiarazioni del Ministro di voler attivare il Fondo di Garanzia per risarcire le vittime di Todomondo! E chiedendo di condizionare l’accesso al Fondo a una verifica della somma pagata dal viaggiatore truffato, consentendone il risarcimento solo quando questa risulti vantaggiosa ma non “incredibile”.

Come sapete nella nostra lettera aperta al Ministro Brambilla le chiedevamo di attivarsi per reperire le risorse economiche necessarie al Fondo di Garanzia. La segreteria del Ministero ci ha risposto il 3 agosto e la stampa riporta la notizia

Su VareseNews il 4 agosto viene pubblicato questo articolo

I viaggiatori lasciati a piedi da Todomondo tornano a sperare: da Roma il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha risposto alle sollecitazioni del comitato spontaneo dei clienti delusi da Todomondo. «Le nostre iniziative hanno dato un primo frutto. In data odierna la segreteria del Ministero del Turismo ci ha inviato una mail di risposta» spiegano i portavoce del comitato informale.

Nei giorni scorsi centinaia di clienti pentiti di Todomondo avevano scritto al ministro e ai giornali per sollecitare l’attivazione della procedura di accesso al fondo. E sabato avevano protestato per la seconda volta davanti alla sede di Todomondo a Gallarate per mantenere alta l'attenzione sulla questione. Non era mancata una nota polemica, con l’Aduc che richiamava la (presunta) scarsa consistenza del fondo stesso. Lo stesso ministro in effetti si è attivato per rimpinguare le casse, in vista dei numerosi, possibili rimborsi per i clienti Todomondo: «Il ministero del turismo – si legge nella comunicazione - ha già fatto richiesta alla presidenza del consiglio di voler aumentare le risorse ora disponibili nel caso non fossero sufficienti a coprire l’intero importo relativo ai rimborsi richiesti». Condizione necessaria, però, rimane la dichiarazione dello stato d’insolvenza o di fallimento del venditore o dell’organizzatore dei pacchetti turistici.

«Prendiamo atto con soddisfazione - scrivono i referenti del gruppo di delusi - di quanto affermato e nelle prossime settimane continueremo a fare le azioni di pressione necessarie affinchè le risorse richieste vengano effettivamente reperite e affinchè tutte le persone coinvolte vengano risarcite in tempi rapidi».

Per concludere.

Il Fondo di Garanzia sulla carta esiste. Il problema principale è che allo stato attuale mancano le risorse economiche per far fronte a tutte le nostre domande di rimborso.

Un altro aspetto da chiarire subito è se, aldilà delle dichiarazioni del Ministro, noi che abbiamo acquistato la vacanza in internet abbiamo, come immaginiamo, i requisiti per accedere al Fondo.

Un ulteriore aspetto, non meno importante, è l’allargamento della casistica per la quale interviene il Fondo. Al momento prevede il rimborso solo per chi ha acquistato un “pacchetto turistico”. Noi chiediamo di rimborsare anche chi ha acquistato il “solo volo” o il “solo soggiorno” perché non è giusto che ci siano trattamenti diversi per i truffati da Todomondo.

Sarà necessario proseguire con le nostre iniziative per avere CHIAREZZA, CERTEZZE E IMPEGNI CONCRETI, per evitare che dopo il DANNO non arrivi anche la BEFFA!

a cura del comitato antitruffatodomondo@gmail.com

25 agosto 2009

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