SOS Napoli: appello ai comunicatori

Lettera aperta a chi lavora nel campo della comunicazione a Napoli e all’Assessore Antonella di Nocera.

Da alcuni giorni sto raccogliendo in rete senza che nessuno me lo abbia chiesto, idee, spunti, progetti, riflessioni per il turismo a Napoli.

Il turismo potrebbe essere la più grande risorsa economica della città se si mettesse in gioco il vasto patrimonio culturale-artistico-monumentale di cui disponiamo creando inoltre un indotto economico che gioverebbe a tutti.

Le idee non mancano, cittadini che non sono albergatori, né armatori, né artisti ecc. stanno dimostrando di voler contribuire per la rinascita di Napoli a livello turistico. Napoli deve e può essere internazionalizzata perché non ha nulla di meno rispetto ad altre capitali europee, anzi ha di più.

Durante le riflessioni fatte fin’ora su un gruppo di Facebook, è risultato che Napoli, turisticamente, non ha un brand. Non ha addirittura un logo unico che sia presente in tutta la sua comunicazione al turismo: viaggiano separatamente i marchi dell’Assessorato al Turismo, dell’EPT, dell’Azienda Turismo ecc. ecc. togliendo penetrazione all’immagine della città.

La vostra collega Liana Cerbone ha quindi sostenuto che occorrerebbe una Copy-Strategyche stabilisca delle linee-guida per la comunicazione del turismo partenopeo.

Ora, per evitare maldicenze, critiche, malintesi, equivoci come probabilmente accaduto in passato per gare vinte per operazioni di comunicazione che non hanno sortito a volte gli effetti voluti sul turismo, inviterei i professionisti della comunicazione locale (TP, Aiap…) ad incontrarsi per creare una commissione di controllo sull’operato futuro ed eventualmente per discutere insieme di quelle che potrebbero essere le linee-guida scaturite da una copy-strategy per comunicare il turismo.

L’Assessore Antonella di Nocera è aperta a questo genere di iniziative ed anzi, cerca contributi in merito affinchè ci sia un’effettiva partecipazione democratica così come è stato promosso durante l’ultima campagna elettorale.

Occorrerebbe forse, e preciso FORSE, fare umilmente un passo indietro, sorvolare su quelle che possono essere le pretese economiche per un lavoro di equipe. Penso non allo sforzo intellettuale che si dovrebbe compiere compatti per delineare una copy-strategy alla quale, se mi vorrete, mi offro volontario, ma ai benefici che potremmo trarne poi: una città che funziona turisticamente crea traino a tutto l’indotto editoriale, grafico, tipografico, pubblicitario…

Se amate anche voi, e so che l’amate, la città più bella del mondo, non temete di iniziare a mettere la vostra “x” su quest’appello e sarà la rivoluzione: fatta da voi… la storia siamo noi.

Se non siete d'accordo su questa linea, perdonatemi l'invadenza.

Grazie.

Marco Maraviglia.