Sull'azzardo il governo cambia registro

Post date: 17-giu-2012 17.00.49

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non costituirsi contro la Regione Liguria che ha approvato una legge di regolamentazione dell'apertura delle sale da gioco. L'intervento del governo era stato sollecitato da As.Tro, associazione di categoria degli operatori del gioco, visto che in passato lo stato aveva impugnato provvedimenti simili, si veda ad esempio il ricorso contro la provincia autonoma di Bolzano che aveva visto soccombere le tesi del governo. Questa volta però il Governo ha deciso diversamente e quindi As.Tro dovrà agire in proprio. La legge regionale stabilisce che "l'autorizzazione per l'apertura delle sale giochi non viene più rilasciata nel caso di ubicazione in un raggio di 300 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio–assistenziale ed inoltre strutture ricettive per categorie protette" (da Gioconews.it).

La notizia della posizione del Governo sulla materia può essere salutata favorevolmente dagli operatori antiazzardo: essa infatti potrebbe preludere ad una accettazione del principio che anche gli enti locali hanno il diritto di procedere con una regolamentazione propria a salvaguardia della salute dei cittadini e in particolare dei minori e altre fasce deboli. Ora la parola spetta alla magistratura ordinaria per il caso specifico, ma gli operatori sociosanitari si augurano che una normativa più chiara possa mettere la parola fine a queste vertenze e stabilisca una volta per tutte che, di fronte ad una occupazione capillare del territorio da parte dei venditori di azzardo, i cittadini hanno il diritto di stabilire alcuni limiti.