Forex - Foreign Exchange Market

Post date: 2-gen-2012 12.22.19

Navigando in Internet in questi giorni mi sono imbattuto in diversi banner pubblicitari che invitano a investire nel Forex, ovvero nel mercato delle valute. Ho cercato di capire di più e quello che ho visto mi ha preoccupato.

Wikipedia riferisce che il mercato valutario è di gran lunga il più grosso in termini di volume tra i diversi mercati finanziari. Già in quarta riga si legge che: " I trader retail (piccoli speculatori) sono una parte minima di questo mercato. Essi possono partecipare solo indirettamente per il tramite di broker o banche e possono essere vittime di truffe, chiamate scams (dall'inglese to scam = truffare)."

Nel concreto l'attività del Forex consiste nella compravendita di valuta straniera: con i miei euro acquisto dollari per poi rivenderli ad un tasso di cambio migliore. Oppure mi impegno ad acquistarli domani con un tasso predefinito, il quale però potrà essere maggiore o minore di quello reale: di qui il guadagno o la perdita. Gli strumenti finanziari sono molteplici, allo scopo di offrire agli investitori sempre nuove modalità per mettere in gioco il proprio o altrui denaro.

Tale attività è assimilabile in tutto e per tutto ad un gioco d'azzardo online. Infatti:

1) La durata delle transazioni è solitamente molto breve, minuti, ore o poco più. Anche la legislazione favorisce questa rapidità in quanto la tassazione dei proventi scatta solamente se la valuta acquistata viene trattenuta più di 7 giorni e se il loro importo eccede i 51 mila euro.

2) I livelli di rischio sono elevati perché, ormai l'abbiamo capito tutti ascoltando quotidianamente il telegiornale, il mercato finanziario e borsistico a breve e brevissimo termine è parecchio aleatorio.

3) Esiste un forte rischio di indebitamento a causa della cosiddetta leva finanziaria o leverage: è possibile ottenere prestiti allo scopo di portare a termine una transazione giudicata fruttuosa per valori anche di molto superiori al capitale a disposizione. Ogni broker ha una propria politica sulla leva finanziaria e sui limiti posti ai clienti privati, potendo arrivare a prestiti di molto superiori al capitale disponibile.

4) L'attività speculativa finanziaria possiede un potenziale di attrazione del tutto simile al poker online: promette guadagni facili e senza fatica, viene spacciata come attività fondata sull'abilità, e anch'essa consente l'illusione di poter emulare le gesta dei "professionisti", i broker di successo protagonisti di tanti film holliwoodiani.

5) Tutta l'attività viene condotta da casa, via Internet, per mezzo di siti o software dedicati; come nel gioco online, viene spesso offerta la possibilità di sperimentare senza rischi attraverso dei conti virtuali gratuiti di prova.

6) sul piano neurobiologico sembra che le aree cerebrali coinvolte nelle attività finanziarie rischiose siano sostanzialmente le stesse che nel gioco d'azzardo, compreso il celebre sistema dopaminergico della gratificazione. Si veda ad esempio la review reperibile qui (http://www.richard.peterson.net/neuroinvesting.pdf).

Secondo wikipedia queste forme di 'investimento' (le virgolette sono mie) stanno diventando sempre più popolari tra gli investitori privati.

La crescente promozione di queste attività rischiose per le finanze individuali farebbe allora pensare al tentativo di inserirsi con un nuovo prodotto, apparentemente più serio e rispettabile rispetto all'azzardo, nel settore del "mercato del rischio" già sfruttato ferocemente dai gestori di giochi d'azzardo.

Credo che noi "ludologi" dovremmo tener d'occhio questo settore, coltivando anche le nostre conoscenze in tema di neuroeconomia.

Per approfondire:

http://www.forextrading.olix.it/

http://www.etoro.it/

http://www.neuroeconomicstudies.org/