Settori del Metodo Bianchi

 

Il metodo bianchi è un metodo di studio del Ju Jitsu sviluppato in Italia; una sorta di ju jitsu italiano con radici comunque nel ju jitsu nipponico.

Il maestro genovese Gino Bianchi fu infatti negli anni '40 il grande divulgatore italiano del ju jitsu (che aveva appreso in estremo oriente da militari nipponici) formando un gran numero di allievi e futuri maestri. Uno di questi, il maestro Orlandi, a scopo didattico riorganizzò lo stile in cinque settori di 20 tecniche ciascuno. In anni più recenti (1985) ed in ambito federale vennero infine aggiunti i "concatenamenti" che sulla base di una eventuale reazione dell'avversario ad una azione difensiva iniziale, studiano le possibili transizioni tra le diverse tecniche.

Concettualmente i "Settori" sono analoghi ai kata delle scuole tradizionali di jujitsu: si tratta di azioni complesse comprendenti azioni più semplici e principi estrapolabili per azioni reali e di autodifesa.

Come detto i Settori del Metodo Bianchi sono cinque:

Il Settore ”A” comprende le azioni elementari che introducono alla conoscenza delle reazioni di un avversario;

il Settore ”B” tratta le azioni che attraverso lo studio dello sbilanciamento mirano al caricamento, sollevamento e proiezione dell’avversario;

il Settore ”C” esamina le azioni che agiscono sulle articolazioni (leve articolari);

il Settore ”D” è dedicato alle azioni sul collo dell’avversario (compressioni, flessioni, appesantimenti)

il Settore ”E” fonde le azioni dei primi quattro introducendo azioni più vicine alle applicazioni in difesa personale.

Sotto potete visionare i video, girati durante il lockdown per l'epidemia covid, sui principi del Ju Jitsu Metodo Bianchi, a cura del maestro Schicchi

Per approfondire consigliamo inoltre: 

Un peculiare tipo di studio patrimonio tradizionale del Metodo Bianchi è quello dell'Accademia ovvero delle tecniche volanti che sono state un cavallo di battaglia degli allievi di Bianchi nelle loro esibizione di divulgazione del Ju Jitsu ( tanto che questi atleti venivano chiamati "kase hito" - uomini vento). 

Questo tipo di studio esula da quello che è lo studio di azioni reali di combattimento o autodifesa ma è interessante per lo sviluppo di particolari doti atletiche e , indubbiamente, anche di una certa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

Qui sotto due video della nostra scuola con alcune tecniche d'accademia durante esibizioni.