Cibo, città e sostenibilità

Sostenibilità e accesso al cibo

La sostenibilità, anche quella legata al cibo, si divide in tre diversi aspetti: sociale, ambientale ed economico.

Il World Food Summit del 1996 ha specificato accuratamente il contenuto di “sicurezza alimentare” (food security): essa si realizza quando tutte le persone, in ogni momento, hanno accesso fisico ed economico a cibo sano (food safety) e nutriente, che soddisfi i loro bisogni e le loro preferenze alimentari, per una vita attiva e in buona salute. Da questa definizione si evincono cinque condizioni che devono essere simultaneamente soddisfatte perché si possa parlare di accesso al cibo e quindi di sicurezza alimentare: availability, accessibility, affordability, awareness e appropriateness.

Il politeismo alimentare

Il politeismo alimentare, che da un rapporto del 2010 del Censis risulta essere un aspetto rilevante dell'alimentazione degli italiani, non è altro che ciò che spinge le persone a mangiare di tutto, senza tabù, generando combinazioni soggettive di alimenti e anche di luoghi ove acquistarli, neutralizzando ogni ortodossia alimentare.

La molteplicità e l'eterogeneità riguardano quindi sia il prodotto sia il luogo dell'accesso al cibo, nonostante in merito a quest'ultimo un'indagine Nielsen del 2015 sottolinea come la grande distribuzione faccia ancora da padrona, essendo scelta dal 97% della popolazione.

Se da un lato infatti la scelta di un mercato vicino e a chilometro ridotto risultano essere un vantaggio per quella sostenibilità ambientale di cui si è parlato precedentemente, la sostenibilità economica viene a mancare in queste occasioni, dove i costi crescono sicuramente ed escludono le fasce più povere della popolazione.

Rientra infine nel discorso di politeismo alimentare anche il tema del dine out, un aspetto in crescita, ma che vede molte differenze a seconda del territorio, del genere e dell'età. Il fenomeno è in crescita a causa delle nuove abitudini che caratterizzano la società odierna e al tema della scarsità di tempo, che influisce fortemente anche nel business in crescita del food delivery.

Politiche per la sostenibilità

Un fenomeno in crescita, come per esempio quello del Comune di Milano, è quello delle filiere locali di produzione del cibo, che tende sempre di più a coinvolgere il territorio che poi ne usufruisce; un'occasione per facilitare il raggiungimento del cibo è invece quella della mobilità sostenibile.

Un terzo spunto di riflessione è infine quello delle food coop. Per gli italiani, come abbiamo visto, resta la grande distribuzione il primo fornitore e accesso per il cibo, il che non consiste però nell'impedimento della creazione di modelli alternativi. La food coop consiste nell'unione di cittadini in cooperativa per creare una tipologia di punto vendita simile al piccolo supermercato o bottega, ma che resti attenta a quei tre aspetti di sostenibilità citati inizialmente: sociale, economico ed ambientale.