INCONTRO 23.04.2025
INCONTRO 23.04.2025
di Christian Nozzi e Jacopo Marcolongo (3A LSA e 5A LS - A.S.2024/25)
Il 23 aprile 2025 si è tenuto un incontro all'Auditorium comunale, organizzato dall'Amministrazione del Comune di Atessa, per la ricorrenza del 25 Aprile, Festa Nazionale della Liberazione.
L' incontro è in iniziato con l'esecuzione dell' Inno Nazionale (suonato dall'orchestra d'Istituto diretta dai professori Zizzi e Mucci), seguito da un minuto di silenzio per papa Francesco (ricordato dall'alunna Arianna Cinalli), essendo fino a sabato 27 aprile lutto nazionale per il Sommo Pontefice
Prende quindi la parola la prof.ssa Giuliani, che ricorda i motivi dell'incontro: gli 80 anni dalla Liberazione. Presente anche una delegazione dell'Istituto Algeri-Marino di Casoli.
Segue la rappresentazione teatrale dei ragazzi dell'Istituto, coordinati dalla prof.ssa Carafa e con coreografia dell'alunna Massadoro Noemi, proprio sulla tematica dell'incontro.
Successivamente si dà la parola alle dirigenti scolastiche Costanza Cavalieri e Linda Rosa Marcovecchio.
Il discorso della preside del nostro Istituto è iniziato con i ringraziamenti agli studenti e professori. Si esorta alla riflessione su questa importante fetta della storia mondiale in classe e non, per capire il presente, e, perché no, il futuro: il 25 aprile è fondamentale per la nostra Costituzione, identità e storia; La lotta partigiana ha assicurato il mantenimento e la creazione dei nostri diritti individuali e collettivi.
La preside "ospite" si è concentrata sul “rimprovero” sul mancato ricordo dei disastri del Novecento, da parte di governanti e cittadini, essendo il mondo odierno ancora caratterizzati da tali disgrazie; si ricorda la storia di un partigiano di Civitella Messer Raimondo (ultimo partigiano della Brigata Maiella) che affermava che era divenuto un partigiano perché semplicemente man mano ogni giorno gli veniva tolto un piccolo pezzo della propria dignità e dei propri diritti. Da questo si evince come la Resistenza nasce da una necessità, da una condizione quasi di sopravvivenza. Importante è quindi riscoprire l'identità dei popoli e del nostro popolo, chi eravamo e chi siamo, per capire perché tutto accade e come "curarlo".
La nostra orchestra continua intonando l'Inno alla Gioia di Beethoven.
In seguito, ha preso la parola la prof.ssa Giuliani parlando di casi di Liberazione, di eroi silenziosi come Pietro Benedetti e Giuseppe Fantasia, atessano la quale storia è stata illustrata da Simona Auriella, spiegando la sua ricerca di giustizia e fedeltà al suo paese. Un giovane carabiniere che si rifiutò di assoggettarsi al regime nazista, che ci ispira a riflettere sulle nostre libertà e ci aiuta a capire come sono state conquistate.
Per continuare il discorso abbiamo avuto una testimonianza sulla storia di Giuseppe Fantasia citando passi del libro scritte dal Sindaco Giulio Borrelli.
La professoressa continua dicendo come nel libro sono presenti testi, poesie dei ragazzi nel nostro istituto, provenienti dal concorso letterario "Pietro Benedetti", indetto dall'Amministrazione Comunale. In particolare, viene letto il testo di una ragazza del nostro Istituto (Marilù Damario) che immagina come possa essere la vita in un campo di concentramento.
La parola viene presa poi dalla nostra ex dirigente scolastica Dina Colanzi, che ha scritto un breve saggio sulla Brigata Maiella. Viene detto come Casoli sia stato un punto strategico della Resistenza in Abruzzo; difatti fu scelta dallo stesso presidente Mattarella per i festeggiamenti del 25 aprile.
La cittadina era stata centro della Brigata perché risparmiata dai bombardamenti e rastrellamenti tedeschi. Ettore Troilo, originario di Torricella Peligna, qui si rifugiò, e fu uno dei fondatori della formazione partigiana “Brigata Maiella”: essi cercavano una legittimazione dagli alleati.
La prof.ssa Ida D'Alonzo continua raccontando come 3 siano stati gli atessani appartenenti alla Brigata Maiella. La stessa ha cercato di ricostruire la vita di questi 3 eroi nazionali, tramite racconti di figli e nipoti.
Infine, la vera star: 'Nduccio (all'anagrafe Germano D'Aurelio).
Il comico abruzzese inizia ricordando papa Francesco, continuando col racconto della storia di suo padre, non partigiano, ma sostenitore di quest'ultimi. La storia di un matrimonio interrotto dai militari tedeschi, che rapirono uomini per scavare trincee tra Ripa Teatina e Ortona è un esempio di come la cattiveria di questo periodo sia stata la catapulta per la nascita delle Resistenze lungo la penisola.
Poi tutti insieme abbiano cantato una canzone di 'Nduccio sul 25 aprile: BRIGATA MAIELLA.
Il sindaco Borrelli ricorda l'importanza fondamentale del 25 Aprile come fondamento del nostro Stato, indifferentemente da orientamenti politici. Si quindi dice “grazie” agli alleati che, condividendo i nostri valori, hanno lottato per e con noi. Ma ancora più si sottolinea l'importanza della resistenza, che ufficialmente inizia 08/09/1943, ma già da anni c'erano segni di opposizione al regime fascista.
Dobbiamo quindi lottare oggigiorno ancora, tutt'oggi, per difendere i nostri diritti e libertà.
Poi 'Nduccio ricorda ed elogia il sindaco Borrelli e il prof. Zizzi, proseguendo con i complimenti a tutta la banda Città di Atessa e Orchestra d'Istituto.
L'artista sottolinea come la resistenza sia di tutti gli schieramenti politici possibili, e "Bella Ciao" non è affatto divisivo, ma il possibile collante di popoli e nazioni contro le oppressioni e ingiustizie.
L'alunna Arianna Cinalli continua intonando “Imagine” di John Lennon.
Così si chiude l'intero evento.