Appello e

Cassazione

APPELLO

Non sempre il processo ha l'esito che speravamo: anche quando il Giudice, apparentemente, dà pienamente ragione alle pretese da noi sostenute, la sentenza potrebbe nascondere degli errori o dei profili di illegittimità o ingiustizia.

In questo caso, lo strumento previsto dalla legge è quella di proporre ricorso in appello, instaurando il secondo grado di giudizio, ovvero depositare, presso la Corte d'Appello competente, un atto contenente l'esatta indicazione delle parti della sentenza che si ritengono ingiuste, quali una motivazione incompleta o la determinazione errata del danno subito o arrecato, al fine di ottenere una nuova valutazione dei fatti e delle prove oggetto del primo processo ed eventualmente la riforma della sentenza del Tribunale.

Il cliente che ritenga ingiusta la sentenza non deve obbligatoriamente rivolgersi allo stesso avvocato cui si è affidato per il primo grado di giudizio: se il processo ha avuto esito negativo, potrebbe essere opportuno valutare con un altro professionista una diversa strategia difensiva, al fine di poter rivedere la decisione del Tribunale, mettendo in luce differenti aspetti della vicenda processuale.

CASSAZIONE

Il processo davanti alla Corte di Cassazione rappresenta l'ultima possibilità di veder modificata una sentenza che si ritiene errata, ma non costituisce un vero e proprio terzo grado di giudizio: infatti, la Cassazione non entra nel merito della vicenda, né valuta nuovamente i fatti e le prove dei giudizi precedenti.

L'unica forma di controllo operata dalla Corte di Cassazione è quella della legittimità della sentenza sotto il profilo della corretta applicazione e interpretazione delle norme di legge, della giurisdizione e della competenza dei primi Giudici, l'eventuale violazione delle norme processuali...

Proprio per via della particolare complessità e formalità del ricorso per Cassazione, è previsto che solo alcuni avvocati, ovvero quelli iscritti all'albo dei "Cassazionisti", possano ricorrere o difendersi davanti alla Corte.

L'Avvocato Chiara Brunelli è iscritta all'albo degli avvocati Cassazionisti, potendo quindi assistere il cliente in ogni singola fase del processo e in tutti i gradi successivi, e partecipa personalmente alle udienze in Cassazione al fine di evitare di delegare terzi avvocati nella trattazione della causa, non pienamente a conoscenza della vicenda.