L’opera View parla della foresta, le cornici composte da rami attorcigliati citano gli alberi che senza inizio e senza fine ci circondano in ogni direzione. Uno spazio adimensionale in cui alto e basso si confondono grazie alla presenza della foresta in ogni direzione, vari cerchi di rami sono sospesi o appoggiati agli alberi in attesa di essere osservati. Sparito il muro, il consueto appoggio su cui posizioniamo i quadri, resta uno spazio vuoto e pieno allo stesso tempo costituito dalla foresta. Il punto di vista si modifica e dall’antropocentrismo odierno si passa alla visione primigenia dell’essere umano. La foresta come posto che accoglie e protegge senza pareti o limiti. Come unica protagonista la natura circonda ed è presente all’interno dei cerchi in cui viene “vista” come elemento principale e passeggiando si intravedono scorci, sguardi e composizioni diverse in cui i soggetti sono sempre gli alberi.
Connessioni è un’installazione di Land Art che incanta gli occhi e rapisce l’ascolto. Questa straordinaria creazione, realizzata con maestria, unisce la morbida pelle di capra e il resistente spago, che sono abilmente intrecciati e legati ad imponenti alberi. Lo scopo? Ricreare un tamburo sonoro che si anima con la pioggia e il vento, creando un’esperienza sonora unica e suggestiva. La pelle di capra, grazie alla sua caratteristica elasticità, viene tesa e sospesa delicatamente al tronco dell’albero, creando una superficie pronta ad accogliere le gocce di pioggia. Quando queste scendono, danzando sulle corde di spago, producono un suono lieve e ipnotico, come un canto di serenità e rinascita. Ma l’opera va oltre il suono della pioggia. Il vento, afferrando i fili di spago, crea una sinfonia di movimenti che amplifica il suono del tamburo, generando una melodia naturale e melodica. La combinazione tra le sottili corde di spago e la pelle di capra conferisce un pulsante vitale all’istallazione, che risponde sensibilmente alle intemperie e alle forze naturali. Connessioni incarna una connessione profonda tra arte, natura e l’uomo. Attraverso l’utilizzo di materiali naturali, l’opera ci invita a riflettere sul nostro legame intrinseco con l’ambiente circostante. Ci ricorda che siamo parte integrante di questo grande organismo vivente e che ogni suono, ogni movimento, ogni connessione è un riflesso delle forze che ci circondano. Connessioni trasmette una sensazione di magia e armonia, invitando lo spettatore ad immergersi nelle meraviglie della natura e a contemplare la bellezza che nasce dall’interazione tra gli elementi. È un invito a riconnettersi con la nostra essenza attraverso l’ascolto dei suo ni della terra e a riscoprire un senso di intimità e profondità nel rapporto con il mondo naturale.
L’opera View parla della foresta, le cornici composte da rami attorcigliati citano gli alberi che senza inizio e senza fine ci circondano in ogni direzione. Uno spazio adimensionale in cui alto e basso si confondono grazie alla presenza della foresta in ogni direzione, vari cerchi di rami sono sospesi o appoggiati agli alberi in attesa di essere osservati. Sparito il muro, il consueto appoggio su cui posizioniamo i quadri, resta uno spazio vuoto e pieno allo stesso tempo costituito dalla foresta. Il punto di vista si modifica e dall’antropocentrismo odierno si passa alla visione primigenia dell’essere umano. La foresta come posto che accoglie e protegge senza pareti o limiti. Come unica protagonista la natura circonda ed è presente all’interno dei cerchi in cui viene “vista” come elemento principale e passeggiando si intravedono scorci, sguardi e composizioni diverse in cui i soggetti sono sempre gli alberi.
Un’ atmosfera onirica che rimanda alla tradizione popolare campana caratterizza l’ opera dell’ artista. La naturale sorpresa della scoperta , intrisa del gusto del sogno rivela un cuore dalle anatomie umane fuori misura all’ interno di una biforcazione arborea. Un cuore rivelato, mostrato come da tradizione cristiana , in tutta la sua vulnerabilità. Un cuore vivo, rosso e connesso all’ albero diventa una narrazione del dualismo uomo/natura, da cui deriva il titolo, e fonte di parallelismo con l’ anatomia umana e quella naturale. L’ opera rimanda alla simbologia e alla forma degli ex-voto e attraverso un linguaggio d’ impatto, si rivela al pubblico in maniera discreta, quasi nascosto alla vista, creando una scoperta e una riflessione di come anche la natura possegga un cuore, vivo, vero, tangibile e di come sia nostro compito tutelarla e proteggerla, creando quindi una “natura umana”. L’ opera è una narrazione simbolica derivante dal la radicata tradizione degli ex- voto campani che creano un’ opera tra il sacro e faceto, in cui simbologie sessuali e anatomiche creano un mix esteti co /narrativo che inducono il fruitore alla sorpresa di riscoprire una tradizione simbolica cristiana all’ interno del bosco, che diviene luogo sacro conducendo il fruitore alla scoperta successiva del simbolo del “ sacro cuore”. L’ installazione che conta 5 opere di piccole dimensioni (gamba, naso, piede, 2 seni e pene) dona una sacralizzazione del luogo in un racconto dal gusto popolare che avvicina e rimanda alle chiese dell’ hinterland locale e alla provenienza campana dell’ artista.