Insegnamento non trasmissivo


L’insegnamento non trasmissivo (chiamato anche insegnamento capovolto) consiste nel rendere lo studente capace di apprendimento autonomo. L’insegnante:

  • non spiega la lezione ma aiuta a trovare risorse didattiche,

  • non valuta ma insegna ad autovalutarsi,

  • non assegna compiti per casa ma rende lo studente capace di capire quando è necessario farli.


Cosa fa allora il docente quando è a scuola? Il docente

  • propone attività creative, interessanti e personalizzate,

  • osserva gli studenti mentre lavorano singolarmente o a gruppi

  • interviene per dare feedback ed aiutare chi è in difficoltà

  • fa presentare pubblicamente i lavori creativi dei ragazzi invece di interrogarli

Nell’insegnamento non trasmissivo gli studenti sostengono un esame di idoneità a fine anno in un’altra scuola. In tal modo il docente stabilisce un rapporto molto più sereno con i giovani perché egli non sarà mai il giudice dei loro risultati.

E cosa si intende per metodo trasmissivo?

Con il metodo trasmissivo invece il docente trasmette oralmente le sue conoscenze e verifica gli apprendimenti con interrogazioni e compiti in classe. Ma questo non è un buon sistema per far nascere interessi e promuovere l'autonomia. Ha sempre funzionato ma non è mai stato il migliore dei metodi di insegnamento.

Con l’insegnamento non trasmissivo i giovani sono costantemente invitati alla ricerca ed all'espressione creativa con lo scopo di diventare geniali e intraprendenti.

Lo scopo dell’insegnante trasmissivo è essere il più possibile utile allo studente. Per il docente non trasmissivo lo scopo è invece diventare inutile.

Nei quattro video di Daniela Lucangeli che trovate qui sotto troverete alcuni riferimenti scientifici delle neuroscienze che appoggiano il nostro modello educativo: perché non diamo compiti per casa? Perché puntiamo sulla motivazione? Come trattiamo le plusdotazioni o i disturbi di apprendimento?

Siamo fra le pochissime scuole d'Italia e l'unica nel Lazio che applica queste importanti scoperte scientifiche nella didattica quotidiana e che forma costantemente tutto il personale educante alla metodologia capovolta, digitale, non trasmissiva, non violenta e cooperativa.