Dal punto di vista dell’insegnamento, l’opera italiana rappresenta inoltre un caso straordinario, unico per funzionalità didattica e capacità di esercitare attrazione sugli studenti. Il melodramma è un genere che oggi potremmo definire “multimediale”, che si realizza attraverso il concorso di elementi artistici diversi: oltre al fatto musicale (le voci e l’orchestra), contribuiscono allo spettacolo l’elemento letterario (il libretto), l’elemento teatrale (l’azione dei personaggi), l’elemento visivo (scenografie e costumi), quest’ultimo declinato – modernamente – anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie. Ciascun aspetto offre la possibilità, ai docenti, di creare percorsi di approfondimento, anche interdisciplinari, in funzione dei diversi temi storici, filosofici, politici, mitologici, artistici, linguistici, letterari, sociali e culturali richiamati dalle singole creazioni dei grandi maestri del melodramma. In questo senso, le opere di Gioachino Rossini costituiscono una ricca miniera di suggestioni e spunti in varie direzioni: dal Tancredi al Guglielmo Tell, i melodrammi rossiniani trattano temi sempre attuali e utili alla discussione critica.