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l’impronta blu è il volume d’acqua impiegato per la produzione del cibo che si acquista e si mangia (e che non si deve sprecare). Conoscere questo termine è un tipico esempio di consumo consapevole, cioè una scelta di consumo attenta agli effetti che ne derivano.
L’ agricoltura è una delle attività più idrovore (che consumano più acqua). La disponibilità di acqua comincia a scarseggiare, quindi è importante scegliere alimenti che vengono coltivati con metodi rispettosi dell’ambiente e fare scelte consapevoli.
Ecco a voi tre esempi di consumo critico e consapevole:
I PRODOTTI BIOLOGICI
Negli ultimi anni si sta assistendo ad un forte incremento del consumo di prodotti biologici senza l’uso di pesticidi e diserbanti e quindi assai meno inquinanti dei prodotti dell’ agricoltura convenzionale.
L’agricoltura biologica in Italia interessa il 10% del territorio agricolo.
Gli alimenti biologici, per essere riconosciuti tali, devono essere certificati e contrassegnati con il simbolo della foglia disegnato con le 12 stelline dell’unione europea.
GLI ACQUISTI DIRETTI E SOLIDALI
L’acquisto diretto in azienda si va diffondendo perché consente di risparmiare i costi dell'intermediazione e della distribuzione e consente di pagare maggiormente il produttore.
Un aspetto negativo è l'alto costo del viaggio individuale in azienda e la rilevanza del suo impatto ambientale.
Per ovviare a questo inconveniente sono nati (in quasi tutte le città medio-grandi), i GAS (gruppi d'acquisto solidale) che, fornendosi sempre da aziende agricole (per lo più biologiche), acquistano per conto delle singole famiglie per poi portare i prodotti in punti di raccolta.
IL COMMERCIO EQUO SOLIDALE
I prodotti del commercio equo e solidale, contrassegnati dalla scritta fairtrade, provengono dal Sul del Mondo (per lo più banane, thè, cacao, caffè) e vengono coltivati da piccole cooperative di produttori locali a cui vengono garantiti, in parte anticipatamente, un prezzo superiore a quello di mercato e investimenti in infrastrutture e servizi sociali.