OR9: Validazione delle ricadute applicative attese nell'uso dei sensori di pieno campo
Gli indici qualitativi riferiti alla gestione ed alla qualità della produzione: i dati raccolti si ricollegano all'OR2 ed OR3 per lo sfruttamento al meglio delle potenzialità dei sensori sviluppati . Sono stati quindi raccolti dati sullo sviluppo organolettico delle uve:
La variabilità della temperatura superficiale e del contenuto idrico mostra differenze tra i nodi analizzati e ci indicano la possibilità di controllare la variabilità spaziale (anche suolo) delle attese risposte colturali dalla distribuzione dei sensori prodotti
La variabilità spaziale rilevata ed identificabile dall'uso distribuito dei sensori prodotti, consente di identificare modelli spaziali di risposta utili alla scelta del momento della raccolta, in accordo con il modello enologico prefissato (N4 + acidità= più freschezza nel vino)
L'applicazione dei sensori distribuiti consente quindi l'ottimizzazione della delineazione delle aree a diversa necessità d'intervento fitosanitario ed anche del numero di trattamenti
La riduzione dei trattamenti ha un impatto economico, ambientale e sulla qualità del prodotto
L'applicazione del supporto ai trattamenti da sensoristica fa risparmiare 3 trattamenti: 450€/ha, pari a circa il 28% del guadagno netto
Ambientale : si riduce l'immisione nel vigneto di prodotti bioaccumulabili (es. rame); si riducono i passaggi macchina e quindi i processi degradativi a carico del suolo (es. erosione, compattamento).
Qualità del prodotto : si migliora l'efficacia dei trattamenti e la gestione temporale dell'intervento su grandi aree; si riducono gli effetti secondari derivati dal danno ambientale (es. stress idrico)