22 Dicembre
«Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». (Gv 1,46)
Crocefissione Pieter Paul Rubens
Nemmeno di fronte agli eventi in cui c’è il “dito di Dio” molti sono disponibili ad accogliere la grazia. Nel racconto del Natale spicca la figura di Erode, simbolo di tutti coloro che temono di essere scippati del loro potere.
Giovanni costata desolato questo rifiuto: “Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto” (Gv 1,10-11).
Ma anche chi si ritiene vicino a Dio spesso non lo riconosce perché non comprende il suo agire che va oltre il modo di agire umano. Da qui l’accusa: “Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni» (Mc 3,22).
Anche i sacerdoti non capiscono il mistero di Dio che si è fatto uomo, pur essendo a conoscenza delle Scritture che annunciavano il messia: “Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?» (Mt 21,23)
Sono i semplici che intuiscono questo mistero.
Il cieco nato proclama: «Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo» … Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? … Voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta” (Gv 9,26-31).
La gente lo accoglie a Gerusalemme: “La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. 9 La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!» (Mt 21,8-9).
Il centurione sotto la croce: “Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» ... Ma Gesù, dando un forte grido, spirò ... Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!» (Mc 15,34-39).
Se vogliamo comprendere il mistero del Natale senza lasciarci ottenebrare il cuore da tutto ciò che l’offusca dobbiamo ricuperare lo stupore di chi si meraviglia del fatto che Dio si è fatto uomo. Da qui sgorga la preghiera di ringraziamento di Gesù: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli» (Mt 11,25).