ARCHITETTURA VERTICALE

Presenta una facciata a nord completamente vetrata e una a sud modulata dalle linee orizzontali dei frangisole studiati per una più corretta irradiazione solare.

La caratteristica e iconica guglia ha un'altezza di circa 80,5 metri.[6] È stata assemblata pezzo per pezzo grazie a un potente elicottero e a un gruppo di operai specializzati il 15 ottobre 2011, sotto gli occhi dei molti cittadini riunitisi in vari punti della metropoli per assistere all'operazione.[7][8]

Dal punto di vista strutturale la guglia ha forma di spirale la cui sezione va riducendosi verso l'alto. La sua collocazione in posizione eccentrica rispetto all'edificio ha comportato notevoli studi di staticità anche in relazione alla spinta dei venti predominanti. Lo studio dell'effetto degli agenti atmosferici ha portato a scegliere di realizzarla in acciaio traforato, così da evitare la formazione di ghiaccio.[9]

Interamente rivestita di led, oltre che avere una costante illuminazione notturna, la guglia può combinare diverse colorazioni


Rialzata di 6 metri rispetto al livello della strada, è stata progettata dall'architetto argentino César Pelli[1] a completamento delle omonime torri, attualmente di proprietà del fondo Immobiliare Porta Nuova Garibaldi e concesse in locazione a diverse multinazionali tra cui la principale banca Unicredit[2].

L'inaugurazione è avvenuta il giorno 8 dicembre 2012, con la conseguente intitolazione alla designer e architetta Gae Aulenti all'epoca appena deceduta[3].

Come dalla vicina piazza Alvar Aalto, anche da Gae Aulenti si può godere ottimamente dello skyline di Milano. Sono visibili le Torri Garibaldi e gli adiacenti grattacieli del Bosco Verticale, il palazzo della giunta regionale lombarda, la Torre Galfa, la Torre Servizi Tecnici Comunali, il Grattacielo Pirelli, le torri residenziali Solaria, Solea e Aria e una porzione della Torre Diamante. Oltre a ciò, dal livello della piazza è possibile avere una visione d'insieme imponente dell'Unicredit Tower, che con i suoi 231 metri è il grattacielo più alto d'Italia[4].


La Torre UniCredit è un grattacielo sito nel Centro direzionale di Milano. Nota anche col nome di UniCredit Tower, con i suoi 231 metri[1] di altezza alla guglia è il grattacielo più alto d'Italia.[2][3]

Realizzata nell'ambito progetto Porta Nuova, la Torre si trova a ridosso di corso Como e della stazione ferroviaria di Porta Garibaldi, sovrasta la piazza Gae Aulenti, pedonale e rialzata di circa sei metri sul piano stradale.

Divenuto ben presto un simbolo di Milano, grazie soprattutto alla sua imponente guglia, l'edificio ha una forma molto sinuosa.


Il Bosco Verticale è un complesso di due palazzi residenziali a torre progettato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) e situato nel Centro direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola.

Peculiarità di queste costruzioni, ambedue inaugurate nel 2014, è la presenza di più di duemila specie arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti. Si tratta di un ambizioso progetto di riforestazione metropolitana che attraverso la densificazione verticale del verde si propone di incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo, riducendone l'espansione urbana e contribuendo anche alla mitigazione del microclima.

A testimonianza del suo riconoscimento architettonico, il Bosco Verticale è risultato vincitore di numerose competizioni: oltre all'International Highrise Award, di cui è stato insignito nel 2014, il Bosco Verticale è stato riconosciuto dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat come «grattacielo più bello e innovativo del mondo» nel 2015 e come parte dei «cinquanta grattacieli più iconici del mondo» nel 2019


Tre sono i riconoscimenti vinti dal Bosco Verticale. Il 19 novembre 2014 il Bosco Verticale è risultato vincitore dell'International Highrise Award, competizione internazionale a cadenza biennale per l'assegnazione del premio di grattacielo più bello del mondo: l'edificio, in quanto «esempio eccellente di rivitalizzazione di un centro urbano», è stato scelto tra ottocento grattacieli di tutti i continenti.

Nel suo discorso, Peter Cachola Schmal - direttore del Deutsch Architekturmuseum e membro della giuria - ha sottolineato:[15]

«Sono molto impressionato dallo stile di quest'opera, da ciò che rappresenta e dai risultati che può ottenere l'architettura. Bosco Verticale offre senza dubbio protezione e spazio unendo allo stesso tempo elementi quali la natura, la luce e l'aria tenendo conto dei bisogni umani in una relazione equilibrata tra elementi che non risulta mai più complessa del necessario. Un'idea coraggiosa e radicale per le città di domani»