ROMANICO

Lo stile Romanico, il cui nome suggerisce una derivazione romana, pur contenendo elementi comuni, presenta grandi differenze da regione a regione. Spesso legate alle peculiarità del territorio ed alle risorse in fatto di materiali, si distingue in Romanico Alpino, Romanico della Pianura Padana, Romanico del centro Italia e Toscana e Romanico delle regioni del sud.

Sulle Alpi le piccole chiese si distinguono per gli alti campanili e la pietra con cui sono costruite, sono i massi della montagna. Materiale povero, reperito sul territorio. Archetti ciechi e bifore sono gli elementi comuni del Romanico, che vediamo sulle facciate e lungo i piani della torre campanaria.

ROMANICO SUL TERRITORIO

CHIESA DI SAN PIETRO - GEMONIO (VA)

Edificio in stile romanico è stato nominato Monumento nazionale nel 1912.

Al suo interno è possibile ammirare affreschi di ottima fattura risalenti ad un periodo compreso tra il XV ed il XVII secolo.

Il piazzale antistante la chiesa è circondato dalle cappellette della Via Crucis, costruite nel 1768, restaurate dal pittore G.B. Jemoli nel 1930 e rinnovate con una sacra rappresentazione della Passione di Cristo attraverso 14 artistiche formelle in ceramica, opera dell'artista Albino Reggiori.




LA STORIA

Nata probabilmente come una piccola cappella all’epoca della Regina Teodolinda (sec. VII), secondo la tradizione viene donata da Re Liutprando al monastero di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia nell’anno 712. A questa primitiva chiesa apparterrebbe il pavimento in coccio pesto, le cui tracce sono ancora presenti sotto l'abside.

Un primo rifacimento, ad opera dei monaci, è da collocarsi tra il 925 e il 950: svolgono opere di restauro e completano la costruzione dell’attuale navata centrale. Di tale operazione oggi rimane il muro Sud della navata centrale con le tre finestrelle sopra gli archi praticati durante i rimaneggiamenti quattrocenteschi.

Nella seconda metà del secolo viene costruito il campanile e, qualche anno dopo, viene ampliata la chiesa verso Nord edificando la navata di sinistra e aprendo, in rottura di muro, degli archi di comunicazione e creando l'abside maggiore e quella minore. L'aggiunta della terza navata è da ascriversi tra il XIV e il XV secolo.


INFORMAZIONI TRATTE DA

http://www.comune.gemonio.va.it/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/2#