Nel cuore del nostro progetto Connexxio prende vita un’esperienza immersiva e visionaria, un varco ipogeo che non solo collega due aree frammentate dall’urban rush e dalle varie identità, ma apre anche una finestra sulla continuità tra passato e futuro. Questo spazio, modellato come una fenditura nel tessuto urbano, diventa un ponte tra epoche lontane, un crocevia tra l’antico e il contemporaneo, tra la memoria della pietra e la fluidità dell’intelligenza artificiale.
All’interno di questo percorso sotterraneo, caratterizzato da pareti frastagliate e luci soffuse, si inserisce la straordinaria mostra Variable Altemps di Gabriele Gianni, prodotta dalla Carla Fendi Foundation. Questo progetto rappresenta un dialogo tra archeologia, arte contemporanea e intelligenza artificiale, creando un ambiente in cui il passato e le conseguenti sue mancanze vengono analizzati, decifrati e reinterpretati attraverso algoritmi generativi.
Le installazioni trasformano le antiche sculture in entità dinamiche, soggette a un ciclo incessante di creazione e dissoluzione.
Nel percorso ipogeo di Connexxio, queste opere prendono forma attraverso diverse esperienze visive e sonore:
Proiezioni immersive che mostrano il lento processo di trasformazione delle statue, oscillando tra ricostruzione e decadimento, in un ciclo continuo di rinascita.
Ologrammi attraversabili, che permettono ai visitatori di interagire con volti antichi ricostruiti dall’AI, percependone l’evoluzione nel tempo.
Sculture rielaborate dall’intelligenza artificiale, nelle quali la pietra si fonde con nuovi elementi digitali e materiali preziosi come l’oro, creando un contrasto tra passato e innovazione.
Paesaggi sonori arcaici, progettati dal compositore Mario Salvucci, che evocano antichi rituali e amplificano l’esperienza sensoriale.
Le quattro video installazioni della mostra esplorano questa dinamica in modo approfondito:
Oscillazioni I – Una proiezione di 50 minuti che esplora il passare del tempo sulle sculture, mostrando come l’AI possa generare incessantemente restauri virtuali e, al tempo stesso, rispecchiare il lento decadimento delle opere.
Analisi e Ricostruzione – Un connubio tra arte e scienza, dove i modelli AI analizzano i rapporti geometrici e simmetrici dei volti scultorei, evidenziando proporzioni e rapporti aurei per un uso scientifico applicabile ai restauri.
Oscillazioni II – Un’esplorazione del concetto di sacralità e della persistenza dell’oro, che si insinua tra le fratture delle statue, simboleggiando l’eternità tra distruzione e rinascita.
Artificial Creation – Un adattamento dell’installazione presentata al Festival dei Due Mondi, che si modella sugli spazi di Palazzo Altemps per dimostrare come la tecnologia possa plasmare l’arte in modi inaspettati.
estratto di
Oscillazioni I
estratto di
Analisi e Ricostruzione
estratto di
Oscillazioni II
estratto di
Artificial Creation
Questa connessione ipogea diventa così un luogo di sperimentazione artistica e scientifica, dove il tempo si piega e si riavvolge, suggerendo nuove prospettive per la ricerca archeologica e la fruizione del patrimonio storico. Connexxio non è solo un passaggio fisico, ma una dimensione in cui l’arte contemporanea e la tecnologia generativa ridisegnano il nostro modo di percepire il passato, rendendolo vivo, mutevole e in continua evoluzione.
Un viaggio attraverso la memoria e l’innovazione, dove l’arte guida la scienza e la tecnologia reinventa la storia.