progetto per la TTline di Roma
Un progetto innovativo dedicato alla trasformazione urbana della linea tramviaria 2 , che esplora la connessione tra mobilità, informatica e design. Situato presso il MAXXI, nella zona denominata TTLine 13-14, il progetto si ispira alle forme iconiche del museo, creando nuovi punti di vista e spazi interattivi per una rete urbana più integrata e accessibile. Una fusione di arte, tecnologia e architettura per ridefinire il modo in cui viviamo e connettiamo la città.
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Tra l'Auditorium di parco della Musica e l'edilizia più anonima dall'altro lato di Viale Tiziano, si apre una frattura urbana. Un crack che non è solo separazione, ma un'opportunità di rinascita. Come nell'opera di Doris Salcedo, trasformiamo la frattura in valore, dando nuova vita a questa cesura urbana.
Dalla frattura urbana prende forma un sistema reticolare che si eleva, diventando banchina smart, punto di osservazione e passaggio connettivo. Un intreccio che ricuce la città, trasformando la separazione in opportunità.
Dal crack urbano nasce uno spazio ipogeo che non è solo connessione, ma identità. Un percorso che unisce i due volti della città attraverso una mostra di reperti archeologici, illuminando la frattura e riflettendosi nel tessuto urbano.
Il progetto integra tecnologie innovative: pavimenti cinetici che trasformano il passo in elettricità, vetri fotovoltaici che catturano il sole. Luce, proiezioni e installazioni prendono vita con energia sostenibile
Combinando banchina e galleria in un sistema ipogeo ed epigeo, il progetto genera nuove connessioni spaziali e sociali, arricchendo l'esperienza urbana e valorizzando il contesto architettonico circostante.
Un corridoio verde ed elettrico che promuove la sostenibilità ambientale, integrando soluzioni innovative per ridurre l'impatto ecologico e migliorare il comfort urbano.
L'infrastruttura utilizza energia cinetica per alimentare le proiezioni e l'illuminazione, integrando anche pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile, garantendo un sistema autosufficiente.
Un percorso pedonale e una mobilità lenta che favoriscono l'accessibilità e la connessione tra gli spazi urbani, migliorando la qualità dell'esperienza per residenti e visitatori.
Uno spazio che valorizza la consapevolezza storica e culturale del quartiere, incentivando la partecipazione e il coinvolgimento della comunità nella sua evoluzione urbana.
Un'infrastruttura che, adattandosi all'esistente, collega terra e cielo, visibile da più quote.
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