La Psico-oncologia, anche detta Psicologia Oncologica, nasce negli Stati Uniti negli anni 50' grazie al lavoro pionieristico di Arthur Sutherland, il primo psichiatra che, presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, inizia a studiare le conseguenze psicologiche del cancro sui pazienti e come intervenire, sia sul paziente che sul medico, per favorire un buon recupero.
Diverse figure professionali iniziano a collaborare per definire un'area di intervento specifica che integri psicologia, psichiatria e oncologia.
Negli anni '80 vengono fondate le prime società scientifiche a livello internazionale che riuniscono i professionisti del settore, come la International Psycho-Oncology Society (IPOS) nel 1984, la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) nel 1985 e la World Psychiatric Association section on Psycho-Oncology nel 1987.
La psiconcologia, secondo la SIPO, è una disciplina che si occupa degli aspetti psicologici, emotivi e psicosociali delle persone malate di cancro, dei loro familiari e dei professionisti sanitari.
Offre assistenza in tutte le fasi della malattia, aiutando i pazienti e i familiari a metabolizzare le emozioni, alleviare la sofferenza psicologica e integrare la malattia nella loro vita.
E, laddove la guarigione non sia purtroppo possibile, le Cure Palliative interverranno per alleviare la sofferenza e il dolore, concentrando l’attenzione sulla Qualità della Vita e garantendo che il tratto finale della vita sia il più possibile sereno e dignitoso.