COS'E' LA MINDFULNESS E A COSA SERVE
La Mindfulness, traducibile con Consapevolezza o Presenza Mentale, è la capacità di portare l’attenzione al momento presente in modo intenzionale e non giudicante.
E’ l’abilità che tutti abbiamo di essere presenti, calmi, ricettivi, lucidi, ma che spesso viene trascurata e non coltivata. Ci troviamo così più frequentemente ad essere distratti, defocalizzati, preoccupati, agitati e reattivi.
Questa capacità può essere allenata con un metodo pratico e sistematico per imparare a gestire lo stress, ad entrare in contatto con ciò che accade dentro e fuori di noi, senza dover più reagire in modo automatico e inconsapevole alle diverse situazioni e ai problemi della vita quotidiana.
ORIGINI DEL PROGRAMMA MBSR - MINDFULNESS BASED STRESS REDUCTION
Il Metodo Mindfulness è stato ideato da JON KABAT-ZINN, Ph.D. in biologia molecolare al M.I.T. che sviluppò il Protocollo MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) alla fine degli anni '70 presso la University of Massachusetts Medical School.
Il suo intento iniziale era quello di integrare pratiche meditative buddhiste in un contesto clinico laico e scientifico e applicò per la prima volta il protocollo MBSR su pazienti affetti da dolore cronico e disturbi legati allo stress, in particolare su persone che:
avevano malattie croniche (come dolore lombare, fibromialgia, disturbi psicosomatici, ipertensione, disturbi gastrointestinali);
avevano condizioni mediche per le quali la medicina convenzionale non offriva sollievo completo o che erano resistenti ai trattamenti tradizionali;
erano spesso al limite della "cura medica" convenzionale, cioè pazienti per cui i medici non avevano più molte opzioni terapeutiche efficaci.
L’idea era offrire un approccio complementare per aiutare i pazienti a cambiare il modo in cui si relazionavano al dolore, allo stress e alla sofferenza psicofisica, piuttosto che “curare” direttamente la malattia.
Alla fine degli ‘90 negli USA sono più di 400 i centri ospedalieri che offrono l’MBSR, tanto che il mondo scientifico e psicoterapeutico inizia a interessarsi sempre più al programma pensando di applicarlo a diverse problematiche.
Questa sarà poi la base di molte collaborazioni e scambi col Centro dell’Università di Boston, che darà poi vita in seguito al Protocollo MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) che avrà una matrice psicologica e finalità terapeutiche. Numerose evidenze scientifiche pubblicate da allora, unite alle numerose prove di efficacia del Metodo Mindfulness, ne hanno determinato l’enorme diffusione in tutto il mondo occidentale e in vari ambiti.
Negli ultimi quattro decenni, i rinomati insegnanti e studiosi di mindfulness Jon Kabat-Zinn, Daniel Goleman e Richard Davidson hanno avuto un ruolo non da poco nel costruire le fondamenta del Movimento di Mindfulness negli Stati Uniti.
Questa foto risale al 2017 quando i 3 amici di lunga data si sono riuniti alla New York Society For Ethical Culture per discutere delle radici di questo movimento, dell'interesse esplosivo per la consapevolezza e la meditazione e delle iniziative di ricerca in corso che si svilupperanno e si estenderanno nel futuro. La loro continua ricerca, così come le istituzioni e i programmi che hanno implementato, hanno guidato innumerevoli persone verso pratiche contemplative significative che nutrono il benessere e creano una comprensione più compassionevole di se stessi e degli altri.
Quasi 50 articoli di ricerca sono stati pubblicati nel solo 2007 su riviste internazionali con la parola mindfulness nel titolo.
Le discipline che sono coinvolte oggi a livello internazionale nello studio e nelle potenziali applicazioni di questo protocollo sono, oltre alla psicologia, le neuroscienze (studio delle basi neurali e degli effetti di training sostenuti di mindfulness); la medicina (applicazioni per la riduzione dello stress sia nei pazienti che negli staff medici); le scienze dell’ educazione (applicazioni nelle scuole con alunni – dalle elementari agli studenti universitari – e con gli insegnanti); le scienze sociali applicate (applicazioni in carceri e comunità socio-economicamente a rischio), oltre ad aziende e realtà professionali.