Domenico Nardini

Nato a Guardia Vomano di Notaresco il 24 marzo del 1895, Domenico Nardini è stato un fotografo fortemente legato al territorio teramano, dove ha svolto gran parte della sua attività. Il suo approccio alla fotografia, alla quale iniziò a dedicarsi nel 1925, è peculiare. Nardini, infatti, era un fotografo ambulante, un fotografo “da strada”, che non volle mai mettere radici in uno studio di tipo commerciale, appoggiandosi piuttosto presso studi di fotografi amici per lo sviluppo e la stampa dei negativi, che eseguiva sempre personalmente. Nardini era solito percorrere le strade di Teramo e dei dintorni in bicicletta, con in spalla la sua Rollei, pronto a catturare momenti di natura variegata in scatti che spaziavano tra diversi generi fotografici: Nardini fu infatti un fotografo di famiglia, un fotografo industriale, un fotografo pubblicitario, ma anche un prolifico fotoreporter. che collaborò con giornali locali e nazionali, tra i quali: L'Araldo Abruzzese, Il Messaggero, Il Popolo, Il Solco, Il Tempo e il mensile Teramo, edito dal Comune. Nardini si dedicò inoltre ala produzione di cartoline, sia in veste di fotografo che di editore. Questa attività lo portò a compiere una documentazione capillare della provincia di Teramo, immortalata nei suoi scatti in molti punti diversi e fino alle più piccole frazioni, le cui immagini storiche esistenti sono spesso frutto del lavoro di Nardini. A proposito dell’interesse del fotografo per la documentazione, è opportuno ricordare l’impegno che Nardini mise nella ricerca e nella raccolta di immagini storiche della città e della provincia di Teramo, partecipando in questo senso a diverse iniziative, tra cui “Italia 61”, nell’ambito delle celebrazioni del primo centenario dell’Unità d’Italia. Nardini, inoltre, si impegnò nel lavoro in camera oscura e, spesso, lavorò come stampatore per conto di terzi. In aggiunta, Nardini fu tra i primi nella regione abruzzese a realizzare il trattamento e lo sviluppo delle lastre fotografiche. A lui è intitolato l'archivio fotografico della Biblioteca Dèlfico di Teramo.