I servizi



Gli anni Cinquanta in Italia furono anni di grandi trasformazioni. Il miracolo economico, sostenuto dalle misure adottate per la ricostruzione post-bellica e dal desiderio di rinascere dalla devastazione del conflitto, portò con sì un’aria di cambiamento, che si tradusse anche nella diffusione di servizi a livello nazionale. Le case degli italiani, dapprima nei centri urbani e successivamente nelle zone periferiche e di campagna, furono raggiunte dall’energia elettrica e dal gas. Le bombole di gas nelle abitazioni diventarono oggetti in grado non solo di assolvere alle esigenze delle cucine domestiche, ma anche di garantire acqua calda e riscaldamento in tutte le stanze. Le miracolose bombole erano consegnate a domicilio, affidate a mezzi di trasporto in grado di raggiungere anche i vicoli più stretti delle città: le moto Ape e Vespa Piaggio. Nel 1955 anche la città di Teramo divenne protagonista del progresso, quando la SOLGAS aprì una sede nel centro città e fu inaugurato un nuovo servizio di nettezza urbana.


1 Insegna Solgas: Nello scatto, risalente agli anni Cinquanta, un’insegna si affianca a quella della SOLGAS. Si tratta dell’insegna di un bazar, lo “Stile”. Come tutti i bazar, il negozio vendeva oggetti disparati: liquirizia e dolciumi, utensili per la casa, calzature e abbigliamento sportivo. Il boom economico portava con sé un vento di ripresa e un rinnovato senso di ottimismo, che spingeva le persone a modificare le proprie abitudini di consumo e ad acquistare di più.



2 Palazzo Solgas: Nel 1955, il palazzo, appartenente alla famiglia teramana Delfico e risalente al XVI secolo, divenne la sede della SOLGAS, ditta marchigiana specializzata nella distribuzione del gas nelle città. All’interno del palazzo si trovavano gli uffici amministrativi della ditta, mentre il deposito era stato stabilito nella zona periferica ad est, dislocato rispetto al centro della città.



3 Inaugurazione nettezza urbana: Il 20 Gennaio del 1955 a Teramo si diede il via al nuovo servizio di nettezza urbana. All’inaugurazione, tenutasi in piazza Garibaldi, erano presenti numerose autorità. Nello scatto sono ritratti, a partire da sinistra, il sindaco Alfredo Boccia, il vescovo Amilcar Battistelli, il prefetto Guido Di Natale e il Commendatore Pastorino, titolare dell’impresa a cui era stata affidata la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.



4 Netturbini in alta uniforme: Posizionati in modo ordinato in fila dietro i propri carretti di spinta in metallo e armati di pala e scopa, i netturbini catturati dallo scatto appaiono pronti a iniziare il loro lavoro. L’alta uniforme indossata per l’occasione dell’inaugurazione testimonia l’importanza dell’evento. Il servizio della nettezza urbana, infatti, non significava solo la raccolta dei rifiuti, la pulizia delle aree pubbliche, il lavaggio stradale o la pulizia del mercato, ma era anche il simbolo dell’igiene e del decoro di tutta la città.



5 Donne e motori: agli inizi degli anni Cinquanta, in quell’Italia che cercava di riemergere dalle ceneri del secondo conflitto bellico, quella che all’epoca si chiamava Fiat Veicoli Industriali e che oggi è conosciuta come IVECO, diede vita a un autocarro leggendario: il Fiat 642. Con il cassone a forma cilindrica presenta un design particolare, adatto a potenti prestazioni. In occasione dell'inaugurazione, un'elegante signora posa tra i nuovi veicoli diesel

6 Distributore "api”: in Piazza Garibaldi, all'incrocio con Via G. Bovio della S.S.81 TeramoAscoli, lo scatto riproduce l'immagine di un distributore di carburante, risalente al giugno del 1952, rimasto in vita fino agli anni 90. Per l'esattezza si sta effettuando un rifornimento e controllo al motore di un autocarro leggero Fiat 615, prodotto dalla nota casa automobilistica Italiana. Nei primi anni del dopoguerra, l’enorme attività di ricostruzione rendeva necessario l’utilizzo di veicoli da trasporto di merci e materiali anche nella città di Teramo. Un signore su una Vespa Piaggio 125 fa rifornimento, un altro su una moto Guzzi 125 attende il suo turno. È l'immagine di una città che lentamente riparte.