Intervista alla professoressa Rosalba Topini


Salve, oggi noi ragazzi della II D, abbiamo deciso di intervistare la nostra professoressa di lettere.

A che età ha capito di voler fare l’insegnante? È sempre stata una sua passione o ci ha pensato dopo?

Ho capito di voler fare l’insegnante quando avevo 7 anni, infatti mi ricordo che mi chiudevo nella mia stanza e con le mie bambole, intorno giocavo ad essere una prof; prima di iniziare la scuola, però, volevo fare la cameriera, perché mi piaceva pulire, poi ho deciso di voler fare l’insegnante, e da allora, non ho mai cambiato idea. E' sempre stata la mia passione.

Quando finisce l'anno scolastico sente la mancanza dei suoi alunni?

Si, infatti per me, questo è un periodo difficile: un anno insieme a voi e poi, per chi come me è una docente precaria, non so se saremo insieme anche il prossimo anno, oppure no. Rifletto e mi chiedo se ho svolto un buon lavoro o cosa avrei potuto fare meglio. Di conseguenza, per me, è molto triste l’ultimo mese di scuola.

Qual è la sua materia preferita che insegna?

Io amo tantissimo la letteratura e la storia, però da studentessa non mi piaceva la storia medievale, pensavo fosse noiosa.

Quanto è stato difficile diventare prof?

Come ogni lavoro ha i suoi ostacoli da superare. Io non avevo nessuno a fianco che mi incoraggiasse, tutti mi dicevano parole come: “E’ difficile insegnare”. Nonostante ciò, anche se dentro di me, avevo paura di non farcela, ho continuato per la mia strada, cercando di realizzare il mio sogno, evitando così di avere rimpianti.

Cosa l’ha spinta a diventare prof?

Avere la possibilità di stare a contatto con i ragazzi e parlare con loro, ascoltando i loro problemi e cercando di dare loro dei consigli. Ritengo che, spesso, noi adulti tendiamo a sottovalutare i problemi di voi giovani e non vi ascoltiamo abbastanza.

Se non ci sarete l’anno prossimo rimarremo sempre in contatto?

Sono stata con voi due anni, ed è la prima volta che seguo una classe per due anni consecutivi, di conseguenza l'affetto che ci unisce sarà sempre vivo. L’anno scorso, quando sono entrata per la prima volta nella vostra classe, parlavate tutti insieme, non riuscivate ad ascoltare, poi piano piano avete imparato delle regole. Ne abbiamo vissute tante insieme quindi, anche se non sarò con voi il prossimo anno, saremo sempre in contatto, perché due anni non si possono dimenticare. Il mio augurio, per voi, è quello di avere sempre la forza di non arrendervi mai e di andare sempre dritti per la vostra strada. Non fermatevi mai, ma proseguite finché non realizzerete tutti i vostri sogni. Vi voglio molto bene, ed ho molto fiducia nelle vostre capacità.

Grazie prof, per averci dato la possibilità di intervistarla.


Direttore Responsabile: Martina Pia Logozzo

Caporedattore: Alessia Albanese

Hanno collaborato: Daniel Agostino, Federico Lagazzo, Maria Pia Logozzo, Alessia Mazzaferro, Francesca Maria Pia Panetta e Ilaria Romeo.

Classe: II D