Riflessione "Nel mare ci sono i coccodrilli" 

lo penso che sia ingiusto che delle persone arrivino a casa tua, distruggano tutto e tu debba scappare per metterti al riparo: questo è quello che è successo a Enaiatollah. 

Il padre morì quando lui aveva circa 6 anni. A causa dell'incidente in cui era morto suo padre, Enaiatollah diventò il pagamento di un debito, ovvero i Talebani se lo sarebbero tenuto e lo avrebbero schiavizzato. 

La madre lo nascondeva in un buco sotto terra insieme al fratello per evitare che fosse trovato. 

Un giorno, la mamma decise di portarlo lontano dai Talebani, in Pakistan e lo lasciò lì solo. 

Al suo risveglio Enaiatollah non trovò più la madre. 

Era molto preoccupato non sapeva che fare non aveva soldi così si cercò un lavoro come venditore. 

Il primo giorno non vendette quasi niente, il secondo dei ragazzini lo derubarono ma arrivò un ragazzo che lo difese e diventò suo amico. 

In Pakistan non si trovava bene così con il suo amico partirono per l'Iran. 

Avevano sentito parlare bene di quel posto, dopo poco erano già arrivati lì. 

Enaiatollah si trovava bene ma Sufi, il suo amico, no. 

Sufi cercò di convincerlo a trasferirsi in Italia ma Enaiatollah non voleva andare.

Sufi partì e Enaiatollah rimase da solo di nuovo. 

Dopo un po' di tempo si stufò anche lui e partì per la Turchia. 

A Enaiatollah mancava molto Sufi, in Turchia trovò dei bambini che lo invitarono a partire con loro per la Grecia. 

Enaiatollah pensò che se fosse andato in Grecia avrebbe potuto prendere un traghetto per arrivare in Italia da Sufi. 

La sera stessa partirono per la Grecia ma c'era una tempesta quindi fu molto difficile il tragitto ma arrivarono. 

Appena arrivato Enaiatollah si intrufolò subito in un camion che stava andando su un traghetto direzione Italia. Si infilò in un buco molto stretto: era scomodo però non poteva muoversi perché lo avrebbero preso. 

Qualche giorno dopo arrivò in Italia, precisamente a Venezia. Aveva un sacco di fame, un signore si accorse di lui, gli diede il suo panino e lo portò in un centro accoglienza. 

Appena arrivato Enaiatollah iniziò a cercare Sufi, ma non lo trovò. 

Enaiatollah, diventato ormai grande, trovò il numero di sua mamma e riuscì a contattarla. 

Lucia