La mia riflessione su "Nel mare ci sono i coccodrilli"

Questo film ha un significato molto profondo, perché per un bambino scoprire che la sua mamma se ne è andata mentre lui dormiva deve causare molta sofferenza.

All'inizio era molto triste ma con il tempo si abituò.

Dopo qualche giorno incontrò un ragazzo di nome Sufi  e divennero molto amici.

Il ragazzo gli chiese se voleva andare con lui in Iran, ma all'inizio non ne era certo però  poi accettò.

Arrivati in Iran dovettero subito iniziare a lavorare. La sera i due ragazzi  si trovarono sul balcone a parlare e Sufi gli disse che voleva andare in Italia ma Enaiat non accettò, quindi rimase in Iran.

La sera i talebani trovarono Enaiat, lo presero per i capelli, lo misero in cella e lo rasarono per umiliarlo. 

Quando riuscì ad andarsene, giunse in Turchia dove conobbe dei ragazzi che gli chiesero se voleva andare con loro in Italia. Lui accettò, sperando di poter ritrovare il suo amico Sufi.

Partirono per la Grecia ma c'era  il mare mosso, infatti uno di loro cadde in acqua e perse la vita…

I ragazzi arrivarono in Grecia dove Enaiat prese l'autobus  con una signora molto gentile che gli diede cibo e acqua.

Nascosti in un camion, i suoi amici  sopra al camion e lui nascosto sotto, riuscirono ad arrivare a Venezia. 

Si divisero ed Enaiat trovò un signore che gli diede un panino perchè si era accorto che aveva molta fame; poi gli chiese perché era solo e lui gli rispose che stava cercando un suo amico, ma lui gli disse che sarebbe stato molto difficile trovarlo, quindi lo portò in un centro di accoglienza dove fu aiutato a crescere.

Elena