Discalculia e studio delle discipline scientifiche
Che cosa si intende per Discalculia?
Con il termine Discalculia si intende il Disturbo Specifico del Numero e/o del Calcolo, che riguarda l'area matematica.
La CC-2007 distingueva nella Discalculia due diversi profili: uno connotato da debolezza nella strutturazione cognitiva delle componenti di cognizione numerica (cioè intelligenza numerica basale: subitizing, meccanismi di quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo a mente) e l'altro che coinvolge le procedure esecutive (lettura, scrittura e messa in colonna dei numeri) ed il calcolo (recupero dei fatti numerici e algoritmi del calcolo scritto).
Per la diagnosi occorre considerare i parametri di accuratezza e rapidità nelle abilità aritmetiche (PARCC, 2011, risposta A2.6 del quesito A2) e ricorrere all'analisi qualitativa degli errori quale ulteriore fonte di informazioni (PARCC, 2011, risposta A2.7 del quesito A2).
«In presenza di discalculia, nel caso di errori nell'incolonnamento dei numeri, andrebbero esplorate anche le abilità prassiche e l'organizzazione visuo-spaziale» (PARCC, 2011, quesito A6).
Secondo il manuale diagnostico ICD-10 il codice è F81.2 («Disturbo specifico delle abilità aritmetiche o discalculia») e va utilizzato sia che le difficoltà siano a carico del senso del numero sia che riguardino il calcolo. Tale codice non differenzia tra tipologie di disturbo del calcolo: include «disturbo aritmetico evolutivo, sindrome di Gerstmann, acalculia evolutiva» ed esclude «difficoltà aritmetiche associate a un altro disturbo della lettura o della compitazione».
Nel DSM-5 la Discalculia è codificata come «Disturbo specifico dell'apprendimento con compromissione del calcolo» (codice 315.01) e include, oltre alle difficoltà nel concetto di numero memorizzazione di fatti aritmetici, calcolo accurato o fluente, anche le difficoltà nel ragionamento matematico corretto.
Non esiste una categoria diagnostica a sé stante per le difficoltà di ragionamento matematico o, più in particolare, di risoluzione dei problemi matematici (problem-solving matematico) nell' ICD-10, ma per il DSM-5 è sufficiente la presenza di questo problema per fare diagnosi di DSA. Infatti, nel DSM-5 il codice 315.1 («Disturbo specifico dell'apprendimento con compromissione del calcolo») utilizzato per la Discalculia comprende, oltre alle compromissioni nell'area del numero, del calcolo e dei fatti aritmetici, anche le difficoltà nel ragionamento matematico e può essere utilizzato anche in assenza di Discalculia quando è soddisfatto il criterio diagnostico A6: «Difficoltà nel ragionamento aritmetico (per es. ha gravi difficoltà ad applicare concetti matematici, dati o procedure per risolvere problemi quantitativi)». In Italia l'opinione prevalente è di non considerare queste difficoltà come appartenenti ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento (Consensus Conference, 2007; PARCC, 2011). Infatti, nel PARCC (Quesito A punto C) si afferma che: «Per quanto riguarda le difficoltà nella soluzione di problemi matematici, si conferma l'opportunità, già espressa nel documento della Consensus Conference 2007, di non considerarle come appartenenti ai DSA».