Cusio2030

Il progetto "Cusio2030" è stato selezionato per il Bando Simbiosi della Fondazione Compagnia San Paolo: 340.000 euro a disposizione del lago d’Orta

E' questa la somma che la Provincia di Novara, come ente capofila del progetto Cusio2030, si è aggiudicata partecipando al bando “Simbiosi” della Fondazione Compagnia di San Paolo.  Nel progetto è attivamente coinvolto Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone, come partner tecnico, insieme al CNR Irsa di Verbania e all'Associazione Amici del Fermi.

Descrizione del progetto

Il progetto prevede lo studio dell'ecosistema e la reintroduzione di specie ittiche autoctone (agone, pigo, luccio Italico, trota marmorata) oggi non ancora spontaneamente ritornate nel lago d’Orta dopo la bonifica tramite liming (1989-1990). Contemporaneamente sono avviate azioni di contenimento delle specie aliene invasive. Cusio2030 ha una durata triennale, durante la quale sono previste anche importanti collaborazioni con le scuole del territorio per l’educazione civica ambientale e il coinvolgimento della comunità in azioni di divulgazione e sensibilizzazione.

Approfondimento

Dichiarazioni tratte dal comunicato stampa di avvio progetto (ottobre 2022) «Nel progetto – ha spiegato il vicepresidente della Provincia Michela Leoni, delegata alla Gestione e Programmazione del territorio – oltre alla Provincia di Novara in qualità di Ente capofila sono coinvolti come partner tecnici anche l’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr-Irsa di Verbania, l’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, con il quale da anni lavoriamo agli obiettivi previsti dal Contratto di lago, e l’associazione “Amici del Fermi” di Arona. L’assegnazione di una cifra così significativa da parte della Fondazione Compagnia di San Paolo conferma, di fatto, la qualità di “Cusio2030”, con il quale intendiamo rafforzare il processo di recupero dello stato ecologico del lago d’Orta, quinto lago del Nord Italia. Questo avverrà attraverso una serie di interventi di tipo multidisciplinare per il ripristino, la valorizzare della biodiversità acquatica autoctona e la creazione di condizioni per conservarla nel tempo. Questi interventi vanno collocati nel contesto più ampio della strategia delineata dal “Contratto di Lago per il Cusio”, strumento di governance territoriale recentemente condiviso tra centotrenta realtà territoriali e che ha definito con gli indirizzi e gli obiettivi di lungo periodo per la valorizzazione del Lago d’Orta.

“Cusio2030” – ha sottolineato il vicepresidente – è pienamente in linea con la chiamata dell’Onu alla protezione e al recupero degli ecosistemi in vista del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, con le conseguenti strategie europea e italiana per la biodiversità per il 2030, il Green deal europeo e il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta di un progetto “Glocal”, ovvero caratterizzato da una strategia improntata al “pensare globale e agire locale”. Il coordinamento del progetto è affidato alla Provincia di Novara, mentre l’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr-Irsa si occuperà degli aspetti tecnico faunistici e di analisi ambientale. L’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, promotore del “Contratto di Lago per il Cusio”, e l’associazione “Amici del Fermi” di Arona si occuperanno delle azioni di implementazione della comunicazione e disseminazione, coinvolgendo le associazioni e la popolazione locale in rete con le realtà territoriali che hanno firmato il “Contratto di Lago”. Ci attende un lavoro di tre anni, ma siamo sicuri che i risultati saranno davvero significativi a beneficio di questo territorio e del Novarese».

Il consigliere delegato a Caccia e Pesca Arduino Pasquini ha sottolineato che «"Cusio2030” rientra pienamente nelle politiche attive di contrasto alla perdita di biodiversità acquatica e al ripristino della funzionalità ecologica dei corpi idrici superficiali portati avanti da Enti pubblici, Parchi e realtà associative negli ultimi dieci anni. In tre anni saranno condotti studi sull’ecosistema e si prevede, secondo un preciso cronoprogramma, la reintroduzione di specie ittiche autoctone come agone, pigo, luccio Italico, trota marmorata, oggi non ancora spontaneamente ritornate nel lago d’Orta dopo il risanamento ambientale. Contemporanee saranno anche le azioni di contenimento delle specie aliene invasive. Siamo particolarmente soddisfatti per l’opportunità che si è creata e orgogliosi per quanto prodotto attraverso un meticoloso lavoro sia sul piano scientifico, sia anche per quanto riguarda la rete di collaborazioni e rapporti che si sono dimostrati ottimali in termini di contributi tecnici e di forte radicamento e coesione territoriale. “Cusio2030” è un progetto innovativo quanto ambizioso che, tra l’altro, capitalizza e va a integrare in modo sinergico e complementare quanto previsto da altri progetti, in corso o appena conclusi. Tra questi – ha ricordato infine il consigliere – “Dal Mare all’Orta – Riapre nel bacino del Ticino l’ultima via ai laghi ancora chiusa alla libera migrazione ittica”, vincitore del Bando Ambiente di Fondazione Cariplo 2017-2022, e quindi “IdroLIFE – Conservation and management of Freshwater fauna of EU interest within the ecological corridors of Verbano Cusio Ossola” del Bando Life Natura per il 2016-2022, “IttiOrta – Conservare, proteggere e valorizzare il Lago d’Orta” del Bando del Demanio lacuale del Lago d’Orta per il 2014-2020 e “Una carta di identità per la fauna il Verbano Cusio Ossola” partecipante al Bando “Ambiente” della Fondazione Comunitaria Vco del 2011».

Da parte del presidente dell’Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone Gianni De Bernardi, viene espressa, a nome dell’associazione, «tutta la nostra felicità per la vincita del Bando di Fondazione San Paolo con il progetto “Cusio2030” che si inserisce nel quadro più ampio del Contratto di Lago del Cusio, nato e voluto per aumentare la cura e l’attenzione per  gli aspetti ambientali e in particolare naturalistici del lago e di tutto il suo bacino imbrifero. Siamo anche molto soddisfatti dalla crescente cooperazione tra i vari enti, che ci ha portato a definire un progetto così impegnativo e importante per la qualità ecologica del lago. Infatti, come sappiamo, da un lago fortemente inquinato, con l’operazione di Liming la generazione dei nostri genitori, anche allora come oggi sotto la guida scientifica del Cnr, ha dato luogo alla più grossa operazione di rinascita di un lago, e noi oggi siamo impegnati per realizzare progetti concreti di salvaguardia per le specie animali e vegetali che più di tutte hanno risentito di quel lungo periodo di inquinamento. Il nostro lago, che è magnifico, ha la fortuna di essere amato dai suoi abitanti, che qui sono nati, che qui hanno vissuto, e che oggi ci aiutano a proteggere e conservare le tante bellezze naturali di cui siamo circondati. In particolare – ha ricordato a conclusione il presidente – alcune aziende, proseguendo la via tracciata dai loro padri fondatori, ci stanno aiutando anche materialmente nel realizzare vari progetti, tutti coerenti con il progetto “Cusio2030”, come anche i Corridoi Ecologici già definiti dalla Provincia, e le aree protette del Cusio che ci auguriamo possano essere ampliate».