Qualche idea della sua Teologia filosofica

(disciplina cominciata da Aristotele nel libro chiamato Metafisica)

  • L'ateo convinto ed impegnato prende più sul serio Dio della maggior parte dei credenti.

  • Dio non è un ente a fianco di quell'ente che è l'Universo. Un quadrato + un cerchio = due figure geometriche. Ma Dio + Universo non fanno 2! Se lo facessero, questi “2” sarebbero due... due... ehm!... due cosa? Detto con altre parole: l'Universo è 1. Ma l'Universo + Dio non è 2.

  • È necessario che Dio esista a causa del fatto che la domanda «Perché esiste qualcosa invece che nulla?» è una domanda dotata di senso, legittima e, anzi, doverosa. Ma noi non possiamo dare una risposta a tale domanda. Qualsiasi contenuto mettessimo nella risposta sarebbe sbagliato. Se noi conoscessimo anche solo in parte cosa Dio è, quella cosa non sarebbe Dio. La maniera principale per parlare di Dio è la “via negativa”, dire ciò che Dio non è. La teologia deve soprattutto aiutarci a non dire assurdità (nonsense).

  • Per i Cristiani vi sono due conseguenze di questa metafisica filosofica: 1) Dio non è conoscibile dalla ragione umana e – ugualmente! – non è conoscibile dalla fede nella rivelazione di Cristo! 2) le uniche (e preziose) cose che possiamo conoscere di Gesù Cristo riguardano solamente la sua natura umana, e per nulla la sua natura divina. Sia attraverso la ragione sia attraverso la fede.

  • La creazione (quella peculiare ed unica forma di causa efficiente che dobbiamo postulare non appena ci domandiamo «perché esiste qualcosa invece che nulla?») non riguarda per nulla le cause naturali, perché esse sono interne all'universo. Se Dio fosse interno all'universo, egli non sarebbe Dio. Il Big Bang, così come la mia mano che alza una penna biro, sono cause naturali alla stessa maniera, cioè interne all'universo. Esse hanno coordinate spazio temporali e producono effetti negli altri enti interni all'universo. La creazione invece no. Non produce alcun effetto interno all'universo. Tu puoi dire, osservando la realtà di un pezzo dell’universo: «Un uragano è stato qui e ha prodotto questo e quello», ma non puoi in alcun modo guardando qualsiasi parte dell’universo dire: «Dio è stato qui.» Dio non lascia tracce perché non produce cambiamenti, e non produce cambiamenti perché non è una causa naturale. Questa dottrina contemporaneamente confuta il “creazionismo” che pretende di trovare tracce di Dio nell'Universo, e il “nuovo ateismo” di Richard Dawkins, che appoggia la sua confutazione del cristianesimo sulla confutazione dello “uomo di paglia” del creazionismo.