Costiera Amalfitana

“La Costiera Amalfitana è un posto di sogno che non sembra vero” diceva Moravia.

La Costiera Amalfitana è indubbiamente uno dei luoghi più belli e affascinanti d’Italia e non si fa fatica a capire perchè gli stranieri impazziscano per lei.

I suoi paesaggi sono incredibili, con le montagne che si gettano a picco sul mare, i caratteristici borghi marinari e ristoranti tra i più raffinati e lussuosi d’Italia.

Ravello

Ravello é stata rinominata la Cittá della Musica ed é sede del Villa Cimbrone, Villa Rufolo, dell’impressionante Auditorium Oscar Niemeyer e di una vibrante scena culturale: Ravello Festival, Ravello Concert Society.

Migliaia di anni di storia, una posizione incantevole sovrastante una delle linee costiere piú belle d’Italia e vedute che hanno accattivato innumerevoli anime, ispirato artisti e riempito cuori di passione.

Vietri sul Mare

Vietri sul Mare, la “prima perla” della Costiera Amalfitana, è uno dei più importanti comuni costieri della provincia di Salerno.

Per chi arriva dal mare lo spettacolo delle maioliche della cupola della chiesa di S. Giovanni Battista, principale monumento cittadino di impianto seicentesco, è il primo impatto con quest’arte antica che pervade completamente la vita, il commercio e l’attività artigiana di Vietri. La storia dell’industria ceramica, di tradizione millenaria.

Positano

Per fama e frequentazioni Positano, in Campania, è seconda solo a Capri. Parliamo dunque di una località turistica internazionale, affollatissima durante i mesi estivi.

In primavera e in autunno, invece, Positano mostra il volto migliore di sé. Certo non è più un borgo di umili pescatori come un tempo, ma risulta ancora straordinariamente affascinante, specie agli occhi di chi lo visita per la prima volta.

La caratteristica che colpisce di più, infatti, è il suo prevalente sviluppo verticale. Le case sono abbarbicate le une sulle altre, quasi aggrappate alla roccia che degrada dolcemente fino a mare. Passeggiare per le sue stradine strette piene di boutique e negozi (Positano è famosa in tutto il mondo per la produzione artigianale di vestiti e sandali) è un’esperienza davvero gratificante. Da vedere, inoltre, la Chiesa Santa Maria Assunta con la sua cupola svettante in mezzo la città.

Due le spiagge: la Spiaggia Grande, ai piedi del paese; e la Spiaggia del Fornillo, distante pochi minuti di cammino dal molo di attracco degli aliscafi. Insomma, che sia per qualche ora o per un paio di giorni, Positano merita una visita almeno una volta nella vita. Da vedere!

Praiano

A meno di dieci chilometri da Positano, Praiano è la soluzione ideale per chi da una vacanza in Costiera amalfitana desidera soprattutto relax e tranquillità.

Il paese, poco più di 2000 abitanti, è diviso in due frazioni: Vettica, la parte superiore, e Marina di Praiano, a ridosso del mare.

Due anche le spiagge: Gavitella e Marina di Priaia.

Nonostante le dimensioni ridotte, si tratta di lidi esclusivi, attrezzati di tutto punto e con tanto di ristoranti specializzati nella cucina marinara campana. Panorama e tramonto completano l’idillio.

Praiano, infatti, è famosa per l’ampiezza della veduta e per i suoi tramonti infuocati, quasi sempre con Capri ben visibile sullo sfondo (vedi foto). Questi ultimi, in particolar modo, rendono la località adatta per un weekend romantico col giusto mix di riservatezza e vita mondana (Praiano è a metà strada tra Positano e Amalfi). Da non perdere!

Fiordo di Furore

Subito dopo Praiano si incontra il fiordo di Furore, tappa imperdibile di una vacanza in Costiera amalfitana.

Si tratta di un’insenatura stretta, scavata dal lavoro incessante del torrente Schiato proveniente dai Monti Lattari.

Il fiordo, oggi noto come Marina di Furore, rappresenta la parte turistica del paese. Il borgo vero e proprio, invece, si trova a 600 metri sul livello del mare ed è raggiungibile tramite alcuni ripidi sentieri che dalla costa risalgono verso l’interno. In realtà è improprio parlare di borgo, poichè una delle caratteristiche di Furore è l’assenza di un vero e proprio centro abitato. Le case e le chiese di questo piccolo comune sono sparse qua e là assecondando, nella maggior parte dei casi, l’andamento del terreno. Inevitabilmente, la Statale Panoramica 163 ha valorizzato la Marina sacrificando la parte interna.

Percorrendo questa strada, infatti, si arriva in prossimità di un ponte (siamo a circa 30 mt. l. d. m.) che scavalca la località.

Proprio di fianco al ponte, però, una scalinata conduce fino a questa spettacolare insenatura con uno sparuto gruppo di case di pescatori.

Conca dei Marini

Durante il fascismo Conca dei Marini fu unita a Furore, salvo poi separarsi subito dopo la seconda guerra mondiale. Un piccolo aneddoto, tuttavia rivelatore di quanto sia importante l’identità municipale per gli abitanti della Costiera amalfitana. Parliamo infatti di uno dei comuni più piccoli d’Italia (poco più di 600 abitanti) eppure fierissimo della sua storia.

Un’identità dalla doppia anima di terra (coltivazione di limoni e pomodorini) e di mare (la tonnara è stata attiva fino al 1956) che fortunatamente continua a rinnovarsi sotto le insegne del turismo di massa. Diverse le cose da vedere.

Di passaggio segnaliamo: la spiaggia di Marina di Conca, al termine di 300 scalini nei pressi di un rinomato hotel della zona; e soprattutto la Grotta dello Smeraldo, meraviglioso anfratto marino scoperto negli anni ’30 del secolo scorso da un pescatore locale.

Alla Grotta dello Smeraldo si accede tramite un ascensore lungo la SP 163, o in alternativa via mare da Amalfi (idem per chi non vuol fare gli scalini per Marina di Conca).

Amalfi

Amalfi condivide con Positano la palma di località più importante della Costiera amalfitana.

Su quale delle due, invece, sia la più bella, il giudizio resta sospeso anche se indubbiamente Amalfi ha dalla sua una storia gloriosa.

Insieme a Pisa, Genova e Venezia è stata una delle Repubbliche Marinare che hanno fatto la storia del Mediterraneo arrivando a contare ben 70.000 abitanti a fronte dei circa 5000 attuali.

Della grandeur di Amalfi restano numerose tracce: dall’Arsenale, il cantiere dove venivano realizzate le imbarcazioni della flotta (oggi ospita una permanente con la storia della località), alla Regata delle Repubbliche Marinare che ogni 4 anni si svolge nelle acque cittadine con un notevole sforzo organizzativo premiato però dai numeri più che positivi dell’affluenza.

Da non perdere la visita del Duomo di Sant’Andrea (vedi foto), come pure merita un salto il Museo della Carta.

Quest’ultimo è ospitato all’interno di uno dei mulini anticamente preposti alla lavorazione della carta. Tutta la penisola sorrentina, infatti, per secoli ha vantato un’eccellente industria cartaria che sfruttava l’ampia disponibilità di ruscelli e torrenti provenienti dai Monti Lattari.


Atrani

È il centro urbano con la maggior densità abitativa della Costiera amalfitana e questo non certo per l’elevato numero di abitanti quanto, piuttosto, per la ridotta estensione territoriale. Urbanisticamente, invece, è un gioiello dell’architettura mediterranea, quel particolare modo di costruire fatto di superfetazioni, facciate colorate e vicoli stretti in salita. In pratica una bomboniera incastonata tra i monti Civita e Aureo lungo la valle del fiume Dragone.

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