Il quartiere Porto è l'estrema parte sud occidentale della città antica, un tempo detta Sezione di San Giovanni Maggiore. La parte rimasta ancora essenzialmente greca sta nascosta alle spalle delle colossali opere del Novecento attuate dalla Società del Risanamento. Il tracciato antico risparmiato dalle opere di sventramento deve individuarsi tra via e vicoletto Mezzocannone demolito sul fronte occidentale solo nel 1922 e tutt'attorno alla collinetta del Monterone, tra la zona ad est di via Paladino condivisa con la sezione del Pendino a partire dalla chiesa chiusa dei Santi Andrea e Marco a Nilo ed il collegio del Gesù Vecchio. Per quanto riguarda la situazione interna al percorso, una riorganizzazione generale degli edifici in stile neorinascimentale interesserà nel decennio 1910-1920 le facciate della chiesa di Santa Maria in Donnaromita, per la quale verrà riutilizzato il portale del palazzo di Fabrizio Colonna andato distrutto. L'operazione di Risanamento della città di Napoli si ispira al modello parigino di Hausmann. 

La definizione del Corso Umberto I ha dato seguito alla distruzione di aggregati urbani ebbero stratificazione storiacamente giustificata a Napoli e particolarmente nelle zone che gravitano attorno all'originaria murazione angioina della città, ed in seguito agli sventramenti si è dato luogo all'estinzione anche di aggregati socio-economici che no hanno più avuto altro ruolo nella città nuova. Le operazioni di bonifica non hanno mai tenuto in conto il tessuto antico della città riferendosi ai grandi collegamenti che si sarebbero ottenuti per collegare tra loro le piazze del potere: piazza Garibaldi a piazza Borsa e quest'ultima a piazza Municipio, anche se va ricordato che la stessa piazza Borsa come tra l'altro anche piazza Nicola Amore non erano affatto previste dal Risanamento. Sono di questa sezione le chiese della Pietà de' Turchini a via Medina, chiesa e convento di San Pietro Martire, San Giovanni Maggiore, Santa Maria di Portosalvo, e Sant'Onofrio de' Vecchi ed ua fascia residua ancora risece ad interessare via De Pretis. l'edificio barocco dell'Immacolatella nel porto. Al corso Umberto il prospetto di accademico neoclassicismo dell'Università Centrale.