Tina Anselmi
Tina Anselmi
Tina Anselmi nasce a Castelfranco in Veneto nel 25 marzo 1927.
Tina Anselmi nasce a Castelfranco in Veneto nel 25 marzo 1927.
È stata una politica e partigiana italiana.
È stata una politica e partigiana italiana.
Ed è stata la prima donna ad aver ricoperto la carica di Ministro della Repubblica Italiana.
Ed è stata la prima donna ad aver ricoperto la carica di Ministro della Repubblica Italiana.
Suo padre, originario di Padova, proveniva da una famiglia benestante. Durante l'Università aveva aderito al socialismo, motivo per cui subì persecuzioni. Si era trasferito a Castelfranco dopo la prima guerra mondiale, dove aveva trovato lavoro come farmacista e dove conobbe la futura moglie.
Suo padre, originario di Padova, proveniva da una famiglia benestante. Durante l'Università aveva aderito al socialismo, motivo per cui subì persecuzioni. Si era trasferito a Castelfranco dopo la prima guerra mondiale, dove aveva trovato lavoro come farmacista e dove conobbe la futura moglie.
La madre era figlia di Pietro Ongarato, imprenditore agricolo, e di Maria Bendo. Il matrimonio dei nonni era stato ostacolato dalla famiglia di lui, a causa della diversa posizione sociale; in ogni caso, Maria rimase ben presto vedova e con tre figli e fu perfino costretta a lasciare la casa dei suoceri, così per poter vivere aprì un’osteria.
La madre era figlia di Pietro Ongarato, imprenditore agricolo, e di Maria Bendo. Il matrimonio dei nonni era stato ostacolato dalla famiglia di lui, a causa della diversa posizione sociale; in ogni caso, Maria rimase ben presto vedova e con tre figli e fu perfino costretta a lasciare la casa dei suoceri, così per poter vivere aprì un’osteria.
Caparbia e indipendente, espansiva e ottimista, la nonna ebbe grande influenza su Tina Anselmi, divenendone un riferimento.
Caparbia e indipendente, espansiva e ottimista, la nonna ebbe grande influenza su Tina Anselmi, divenendone un riferimento.
Le condizioni economiche della famiglia peggiorarono nel corso della seconda guerra mondiale e per un periodo la nonna, la madre e una zia, con i bambini al seguito, scapparono in Piemonte. Tornata a Castelfranco, Tina Anselmi proseguì gli studi.
Le condizioni economiche della famiglia peggiorarono nel corso della seconda guerra mondiale e per un periodo la nonna, la madre e una zia, con i bambini al seguito, scapparono in Piemonte. Tornata a Castelfranco, Tina Anselmi proseguì gli studi.
Nel 1944 i nazifascisti obbligano degli studenti a assistere all'impiccagione di trentuno prigionieri e questo fatto accende la miccia della resistenza in Tina che partecipa alla brigata partigiana con il nome di battaglia “Gabriella”.
Nel 1944 i nazifascisti obbligano degli studenti a assistere all'impiccagione di trentuno prigionieri e questo fatto accende la miccia della resistenza in Tina che partecipa alla brigata partigiana con il nome di battaglia “Gabriella”.
Nei giorni della Liberazione fu responsabile insieme ad altri tre partigiani delle trattative tenutesi nella sede del comando tedesco.
Nei giorni della Liberazione fu responsabile insieme ad altri tre partigiani delle trattative tenutesi nella sede del comando tedesco.
La famiglia Anselmi venne a sapere del suo impegno nella Resistenza solo dopo la Liberazione.
La famiglia Anselmi venne a sapere del suo impegno nella Resistenza solo dopo la Liberazione.
Nel 1948 si laureò in Lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e lavorò come insegnante.
Nel 1948 si laureò in Lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e lavorò come insegnante.
Tina inoltre fu deputata dal 1968 al 1992 e negli anni successivi riuscì a diventare anche ministro del Lavoro e della Sanità.
Tina inoltre fu deputata dal 1968 al 1992 e negli anni successivi riuscì a diventare anche ministro del Lavoro e della Sanità.
Nel 1978 firmò la legge 194 sull'aborto che oggi è ancora discussa e nello stesso anno venne incaricata dei contatti tra la Democrazia Cristiana e la famiglia di Aldo Moro dopo il suo rapimento.
Nel 1978 firmò la legge 194 sull'aborto che oggi è ancora discussa e nello stesso anno venne incaricata dei contatti tra la Democrazia Cristiana e la famiglia di Aldo Moro dopo il suo rapimento.
Inoltre, venne nominata presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2 e su Licio Gelli.
Inoltre, venne nominata presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2 e su Licio Gelli.
Venne anche proposta come Presidente della Repubblica, ma non lo diventò mai.
Venne anche proposta come Presidente della Repubblica, ma non lo diventò mai.
Tina Anselmi è stata una donna simbolo, infatti grazie a lei abbiamo le pari opportunità e la riforma del Servizio Sanitario Nazionale.
Tina Anselmi è stata una donna simbolo, infatti grazie a lei abbiamo le pari opportunità e la riforma del Servizio Sanitario Nazionale.
Morì nel 2016 a 89 anni..
Morì nel 2016 a 89 anni..
Alessio C.
Alessio C.