Editoriale: il Diritto alla Salute
Fabio Lucidi
Dal 1986, il terzo lunedì di gennaio si celebra il Martin Luther King’s Day, nella ricorrenza della nascita del premio Nobel Statunitense, avvenuta il 15 Gennaio 1929. In una riunione della redazione della Newsletter, ben prima dei drammatici eventi di guerra di questi giorni, avevamo deciso di dedicare l’approfondimento di questo numero della newsletter a un tema caro al grande pacifista americano: quello dei diritti civili.
Ovviamente abbiamo pensato di farlo concentrandoci su uno dei diritti fondamentali, quello più vicino al nostro mandato: il diritto alla salute. Dopo due anni di pandemia si potrebbe pensare che il tema del diritto alla salute sia stato sviscerato in ogni suo aspetto. In realtà, il Covid-19 ha acceso i riflettori collettivi sulla sanità evidenziandone aspetti positivi e negativi, ma con riferimento ad una specifica situazione di fatto che ci siamo trovati a fronteggiare.
Il tema del diritto alla salute è in realtà molto più ampio e al suo interno troviamo tante altre sfide e questioni tuttora irrisolte. Per questo motivo è innanzitutto importante interrogarsi sul significato e la portata del concetto di “diritto alla salute”. Il suo fondamento è costituito dall’Art. 32 della nostra Costituzione che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti". Ciononostante, se quello sancito dalla costituzione fosse un diritto universale, dovrebbe poter essere esercitato in modo simile da tutti e tutte. Invece, molti dati dimostrano che questo non è vero.
Tre approfondimenti affrontano questo tema: il primo portando le evidenze sulle importanti sperequazioni sul piano dell’accessibilità alla salute, il secondo riflettendo con due contributi sul tema dell'umanizzazione delle cure ospedaliere, il terzo mettendo al centro dell’attenzione il tema dei migranti.
Non solo i cittadini rischiano di essere diversi rispetto ai temi della promozione della salute, della prevenzione delle malattie e dell’accesso alle cure, pur in un sistema sanitario universalistico come il nostro ma, in esso, alcuni temi sembrano essere relegati su un piano diverso da altri. Vengono in questa newsletter sottolineati due aspetti pervasivi nella vita delle persone, ampiamente sottovalutati nel SSN: quello della salute mentale e quello della salute sessuale.
Le comunità, ampie, responsabili e qualificate come quella di Sapienza, hanno il dovere di riflettere e l’opportunità di agire. E’ quello che facciamo, mettendo a disposizione di colleghi, personale, studentesse e studenti le competenze, il tempo e l’entusiasmo di cui siamo capaci. In numeri precedenti della Newsletter abbiamo descritto i servizi di Counseling psicologico di Sapienza. In questo numero, Stefania Basili descrive brevemente i servizi di Sapienza Salute, in cui molti colleghi di area medica, anche della nostra Facoltà, su impulso della Rettrice Polimeni si sono resi disponibili per un grande progetto di Counseling medico a favore della comunità.
Come sempre la Newsletter è anche una occasione per descrivere alcuni dei moltissimi avvenimenti che si succedono nella vita della Facoltà o per fornire informazioni di utilità comune. Giorgio Sesti, eletto presidente della Società di Medicina Interna, descrive il suo nuovo e prestigioso incarico, Andrea Ferretti descrive un intervento innovativo che lo ha visto protagonista, Adriano Marcolongo ci parla dell’inaugurazione di una nuova sala multifunzionale. Due giovani vincitori di ERC, ci raccontano la loro esperienza. E poi musica, arte, cucina per celebrare il tempo liberato di cui abbiamo davvero bisogno.
Oggi, più che mai, vorremmo fosse tempo di pace.